15 dicembre 2016

Protesta ex lavoratori Qè

Transcom gestisce dal 2010 la commessa per conto di Inps-Inail ed Equitalia.
La commessa attualmente prorogata a Transcom, verrà aggiudicata definitivamente solo a fine procedura.

L'approvazione della clausola sociale, prevista nel Nuovo codice degli Appalti, impegna le aziende che subentrano nei nuovi appalti ad assorbire lo stesso personale già in servizio.
Il comma 10 ex art 35 della legge di Bilancio, già approvata, mira invece a limitare la possibilità di delocalizzazione dei servizi di call center e a scongiurare la logica del massimo ribasso del costo del lavoro, per chi partecipa ad una gara.

Il 23 novembre l'Inps ha comunicato di voler dare maggiori chance alle aziende che favoriscono il ribasso del costo del lavoro, rispetto alla qualità del servizio offerto.
A fronte di una simile condizione verrebbero favorite le aziende più spregiudicate, a svantaggio della professionalità e del servizio di qualità.

Il combinato disposto di clausola sociale e art 35 della legge di Bilancio tende a scongiurare questa ipotesi.

Occorre pertanto convincere l'Inps a riscrivere il bando CHE NOI RITENIAMO ILLEGALE prima della pubblicazione, adeguando i criteri per il bando alle norme vigenti al fine di salvare tutti i lavoratori in appalto e subappalto, chiunque sia il vincitore della gara.

Il call center Qé di Paternò (CT), tra i primi call center in Italia a gestire la commessa Inps, vanta un'esperienza decennale.
I lavoratori hanno un grado di professionalità e competenze pari a quello di molti funzionari dell'istituto.
La CLAUSOLA SOCIALE permetterebbe pertanto il mantenimento degli standard qualitativi del servizio pubblico, un’attività che richiede una notevole preparazione ed esperienza professionale, per la quale lo stesso Inps ha speso ingenti risorse economiche in formazione continua e certificata degli addetti.

A causa della triste vicenda che ha interessato il call center QÉ, i lavoratori adibiti  nella commessa Inps, sospesa dal 15 settembre per via del DURC irregolare e licenziati per chiusura attività dal 28 novembre, rischiano di essere tagliati fuori dal perimetro occupazionale.
Ciò non "DEVE" essere assolutamente permesso perché questi lavoratori hanno gli "stessi identici diritti" di tutti coloro che in questi anni hanno svolto con diligenza e professionalità il servizio INPS.

"Domani manifesteremo dinanzi la sede INPS di Paternò dalle ore 10:30 alle ore 12:30 per sollecitare le istituzioni ed il mondo politico"


#ILLAVORONONSITOCCA