Giornata amara per i lavoratori dei call center quella di giorno 9 Marzo in via Molise davanti alla sede del Ministero allo Sviluppo Economico. La SLC CGIL non può sentirsi soddisfatta rispetto alle vaghe promesse e alle blande risposte che il governo attraverso il Vice Ministro Teresa Bellanova evidenziato in sede di convocazione.
Tutte le difficoltà palesate nel corso degli ultimi due anni dalla SLC CGIL al governo sono state messe in campo ma nessun passo in avanti è stato fatto. Il MISE sembra un enorme freezer in cui tutto si mantiene bene ma allo stato in cui lo
conservi, e non una serra capace di far maturare idee e sviluppare percorsi.
Il sistema call center è sul punto di implodere ed il piano inclinato su cui ci si muove sembra a breve poter mietere, con più virulenza rispetto al passato, migliaia di posti di lavoro, almeno 4000 prima della metà dell’anno.
Nella nostra Sicilia il settore rischia di essere sconvolto dagli accadimenti e migliaia di giovani famiglie siciliane rischiano di svegliarsi senza futuro, senza lavoro.
Il governo di questo paese e quello di questa regione la smettano di far finta di niente o di minimizzare.
Noi non moriremo silenti, non cederemo terreno!
Parlano di sviluppo per il SUD e lasciano chiudere le nostre aziende, parlano di rilanciano e favoriscono la delocalizzazione con il mancato rispetto del 24 bis, parlano di occupazione e ci lasciano licenziare senza far rispettare le clausole sociali, parlano di regole sugli appalti e le assegnano non tenendo conto del vero costo del lavoro italiano dandole al massimo ribasso, parlano di meridione, Sicilia, donne, giovani e famiglie e chiudono il nostro futuro.
LA NOSTRA LOTTA NON SI FERMERA’ LA NOSTRA LOTTA NON DIMENTICHERA’.
Il Coord. Reg. Gen. SLC CGIL SICILIA
Davide Foti
Il Coord. Reg. Call Center in Outsourcing
Natale Falà