È di poco fa la notizia che Almaviva ha comunicato ufficialmente la chiusura delle sedi di Roma e di Napoli, con il conseguente licenziamento di 2511 lavoratori.
Una decisione aziendale scellerata, palesemente in violazione dell’accordo sottoscritto il 31 maggio scorso con l’assistenza del Ministero dello Sviluppo Economico.
Le motivazioni addotte dall’azienda sono palesemente pretestuose e strumentali: è evidente l’assoluta inconsistenza delle presunte inadempienze sindacali quali causa della spregiudicata determinazione aziendale. Siamo di fronte a un’autentica provocazione nei confronti delle Organizzazioni Sindacali e del Governo, nonché di una volgare forma di intimidazione nei confronti dei lavoratori.
Respingiamo con fermezza tale decisione, ribadendo che i lavoratori hanno già pagato un prezzo altissimo. Per questo motivo chiediamo un intervento immediato del Governo. La soluzione all’ennesima crisi di questa azienda non può essere trovata continuando a giocare sulla pelle dei lavoratori.
Una decisione aziendale scellerata, palesemente in violazione dell’accordo sottoscritto il 31 maggio scorso con l’assistenza del Ministero dello Sviluppo Economico.
Le motivazioni addotte dall’azienda sono palesemente pretestuose e strumentali: è evidente l’assoluta inconsistenza delle presunte inadempienze sindacali quali causa della spregiudicata determinazione aziendale. Siamo di fronte a un’autentica provocazione nei confronti delle Organizzazioni Sindacali e del Governo, nonché di una volgare forma di intimidazione nei confronti dei lavoratori.
Respingiamo con fermezza tale decisione, ribadendo che i lavoratori hanno già pagato un prezzo altissimo. Per questo motivo chiediamo un intervento immediato del Governo. La soluzione all’ennesima crisi di questa azienda non può essere trovata continuando a giocare sulla pelle dei lavoratori.
Massimo Cestaro
Segretario Generale SLC-CGIL