Comunicato stampa:
“La scorsa notte l’aula del parlamento siciliano ha inferto ai lavoratori del teatro stabile di Catania un meschino colpo basso, immotivato, ingiustificato. E per di più disonorevole per chi lo ha compiuto, che ha usato il voto in aula, in una cieca e dannosa lotta tra partiti o e correnti, solo per colpire i vertici del teatro, forse poco graditi. Ma votando “no” ad essere stati pugnalati alle spalle sono stati solo i lavoratori”. Lo dichiara la parlamentare regionale del partito democratico, Concetta Raia a poche ore dalla bocciatura da parte dell’Ars dell’emendamento che prevedeva un contributo di cinquecento mila euro da destinare al teatro Stabile etneo.
“A discapito dei lavoratori del teatro, infatti, alcuni parlamentari, approfittando del voto segreto, hanno inspiegabilmente e colpevolmente bocciato l’emendamento che a fatica si era riusciti a ritagliare tra le pieghe del bilancio. Una goccia d’acqua – commenta la parlamentare democratica –che sarebbe tuttavia servita a garantire il lavoro delle maestranze. Non c’è alcun dubbio che qualcuno adesso dovrà rendere conto alla città”.
“Quanto al contributo di tre milioni e mezzo votato dall’aula e destinato, invece, al teatro Massimo Vincenzo Bellini – aggiunge la deputata del Pd – si tratta di uno sforzo significativo, considerando la situazione del bilancio, ma resta una mezza vittoria. Il teatro ha bisogno di risorse certe che possano permettere una seria programmazione nel medio e lungo termine. E invece, l’ente culturale continua a vivere nel limbo dell’approssimazione e della precarietà che non permette alcuna crescita. Ecco perché – conclude Concetta Raia –sono convinta che la Regione dovrà fare un ulteriore sforzo per individuare in fase di assestamento di bilancio, altri tre milioni di euro che sono mancati all’appello, recuperando anche da altri voci, come il Turismo. La Regione deve anche raccordare gli enti locali, provincia e comune, perché facciano confluire almeno parte delle risorse mancanti”.
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