Comunicato ai Lavoratori:
Corresponsione PdR Telecom Italia S.p.A.
Dopo molteplici sollecitazioni, ieri si è tenuto un incontro tra i vertici aziendali e le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil per affrontare la problematica riguardante la corresponsione del Premio di Risultato per l’anno 2012.
L’azienda, nel ricordare che l’accordo sul PdR ha cessato i suoi effetti con l’erogazione dell’importo che valorizza l’anno 2011 e che la concomitanza con la trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro impedisce l'apertura di un confronto sull’accordo di 2° livello, ha comunicato gli importi relativi alla quota parte del premio (il rimanente 20%) 2011 in pagamento nel mese di giugno p.v..
Tali importi sono compresi, secondo i livelli e i risultati ottenuti dalle varie linee funzionali previste dall’accordo, tra i 100 e i 400 euro per un lavoratore inquadrato al 5° livello. In aggiunta a ciò, l’azienda si è resa disponibile a riconoscere un importo "una tantum" del valore di 750 euro, per un contratto a tempo pieno, non riparametrato e, quindi, uguale per l’insieme dei lavoratori. Tale importo chiuderebbe l’intero primo semestre dell’anno 2012, rimandando a una discussione successiva la determinazione degli importi per il secondo semestre del 2012.
Il complessivo risultante comporterebbe una riduzione di oltre il 35% rispetto al premio incassato nel mese di giugno dell’anno precedente e una totale incertezza relativamente all’erogazione della rata di novembre.
Si tratta di una proposta incomprensibile, che penalizza fortemente i lavoratori non riconoscendogli l’impegno fattivo messo in campo per migliorare il rendimento aziendale. Nonostante una chiusura di bilancio che conferma la positività dei conti e distribuisce dividendi agli azionisti e considerevoli “buone uscite” a dirigenti del Gruppo il cui contributo all’azienda è tutto da dimostrare.
E’ evidente che se nei prossimi giorni i vertici aziendali non dovessero riflettere sull’impercorribilità della proposta avanzata al tavolo e riaprire il confronto con proposte in linea con i risultati ottenuti negli anni precedenti, ci troveremmo alla presenza di una forte decurtazione della retribuzione dei lavoratori, nonostante gli accordi del 2010 abbiano visto una loro partecipazione fondamentale per il risanamento aziendale.
In assenza di una riapertura del tavolo negoziale, il giorno 6 giugno, in occasione della presentazione del Piano Industriale 2013-2014, la Segreteria Nazionale SLC-CGIL affronterà la questione con l’Amministratore Delegato e in assenza di soluzioni concrete avvierà le procedure di raffreddamento per la dichiarazione dello stato di agitazione del personale.
Nel frattempo, vanno avviate assemblee di tutto il personale interessato per informare nel dettaglio sulla situazione determinatasi e preparare i lavoratori alle iniziative di lotta che si potrebbero rendere necessarie.
La Segreteria Nazionale SLC-CGIL