09 maggio 2012

TAGLI AI TEATRI, PETIZIONE AL PREFETTO

Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fials e Libersind hanno dato vita a performance musicali e recitative. Chiesto ai politici siciliani e catanesi uno scatto d’orgoglio a difesa della cultura. Domani, una delegazione dei lavoratori manifesterà a Palermo davanti alla sede dell’Ars. Musiche di Bellini e di Verdi, brani di prosa e poesie. Così, oggi, alle 10, gli artisti del Teatro Massimo e dello Stabile hanno iniziato la manifestazione in piazza Università per protestare contro i tagli dei fondi regionali e sensibilizzare i catanesi ai problemi del settore. Poi, con l’intervento del sindaco Raffaele Stancanelli, si è formato il corteo che ha percorso il tratto di via Etnea fino in Prefettura. Appena arrivato, il coro del Bellini ha intonato vari brani tra cui “Va pensiero”, “Guerra guerra”, l’Inno di Mameli e O sole mio. Una delegazione formata dai rappresentati dei lavoratori delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fials e Libersind, con il sindaco Stancanelli sono stati ricevuti dal Prefetto. Al rappresentante dello Stato, sono stati presentati i problemi dovuti ai tagli sia a livello occupazionale ma che soprattutto determineranno la fine della cultura nel territorio catanese. Il Prefetto Cannizzo ha dato la propria disponibilità a sostenere in prima linea la protesta che è principalmente una forma di protezione del patrimonio culturale siciliano nel mondo. «Gli investimenti fatti ai teatri – ha sottolineato – creano quel volano necessario alla ripresa economica della nostra terra ricca di cultura». All’incontro, i segretari generali Angelo Villari (Cgil) e Alfio Giulio (Cisl), Rosario Laurini segretario territoriale Uil e Cosimo Fichera per l’Ugl hanno ribadito la preoccupazione del sindacato etneo sul rischio di arrivare arrivi alla paralisi totale della cultura nel territorio etneo, per non parlare delle ripercussioni occupazionali per circa 600 dipendenti tra Teatro Massimo Bellini e Teatro Stabile. Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità di ripristinare subito i finanziamenti per non penalizzare i cartelloni e tutelare le professionalità dei due enti teatrali. In seguito, si dovrà avviare una programmazione seria sia almeno annuale. «Abbiano chiesto al Prefetto – ha detto Giulio, a nome delle organizzazioni presenti – di richiedere ai nostri politici uno scatto di orgoglio e rimediare al taglio incosciente sui teatri, visto che il Bellini ha già iniziato un percorso di rilancio a livello mondiale, con l’incarico di direttore artistico al maestro cinese Xu Zhong». Le organizzazioni sindacali, poi, riferendosi ai numerosi festival belliniani concessi ai privati con i soldi pubblici, hanno chiesto di impiegare il Teatro Bellini come unico ente in grado di dare qualità e rispetto al compositore. Una delegazione dei lavoratori andrà domani a Palermo a manifestare davanti alla sede dell’Assemblea regionale siciliana in occasione della discussione sui tagli

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