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“Uno studioso, un giuslavorista, ma soprattutto un amico e un compagno, che è stato con noi in tante discussioni e in tante scelte”. Con queste parole il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ha ricordato oggi, nel corso della commemorazione in via Salaria a Roma, la figura di Massimo D'Antona, ucciso in un agguato terroristico delle Brigate Rosse il 20 maggio del 1999.
In un momento così difficile per il Paese, in cui secondo Camusso si sta assistendo ad un “ritorno a linguaggi antichi che richiamano alla violenza” è necessario “non abbassare la guardia”. “Tutti noi - ha affermato Camusso - abbiamo negli occhi la piazza di Brindisi che piange una ragazza di 16 anni e le sue compagne. Una piazza che ribolle di tanta rabbia e che si domanda qual è la nuova strategia della tensione”.
“Il nostro Paese - ha proseguito la leader della CGIL - non è riuscito ancora a debellare il terrorismo e soprattutto quella cultura della violenza, dell'impunità e dell'illegalità”. Per questo è importante oggi ricordare Massimo D'Antona: “tanta parte del suo lavoro è stata profusa per difendere il lavoro e i suoi diritti. I suoi studi, le sue proposte, le sue riforme sono state costruite per dare regole e certezze al lavoro e alla democrazia sindacale”.
“La CGIL - ha concluso Camusso - non dimentica e non sottovaluta. Difendere il lavoro significa difendere le ragioni della democrazia e quindi il futuro del nostro Paese”.
Nel corso della commemorazione il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ha letto un messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “mi unisco al commosso ricordo della sua autorevole figura di giuslavorista impegnato nelle istituzioni e con il sindacato per dare un valido sbocco normativo ai processi di innovazione delle attività produttive e di trasformazioni nel mondo del lavoro. E' importante, tanto più oggi che il Paese si trova a dover affrontare un altro sanguinoso attacco eversivo alla convivenza civile, rendere omaggio e rinnovare la memoria di quanti, come D'Antona, hanno contribuito a rinsaldare la coesione sociale. In questo spirito sono vicino ad Olga, ai famigliari e a tutti i presenti con sentimenti di solidarietà e gratitudine”.