Le scriventi organizzazioni sindacali stigmatizzano una serie di “micro manovre riorganizzatrici” riguardanti singoli lavoratori, non coerenti con una gestione trasparente e con gli accordi del 4 agosto 2010.
SLC FISTel UILCOM sono venuti a conoscenza, ultimo in ordine di tempo, di un fatto paradossale:
I FATTI
Alcuni lavoratori usciti con i Bandi da reparti in solidarietà ed appena formati presso l’OPEN ACCESS di Ancona, sono stati contattati per essere ceduti in “prestito” allo stesso reparto da cui erano usciti.
In particolare questo ha riguardato alcuni lavoratori ex TECHNICAL INFRASTRUCTURES (oggi TI.IA/NE.E) TIM riferito alle attività di preparazione dello SWAP della tecnologia LTE, ai quali è stato chiesto di tornare a fare il proprio precedente lavoro per aiutare i colleghi (lasciati pochi mesi prima ed ancora in solidarietà al 3,27%) fino a fine 2012.
I lavoratori, in modo pertinente ed estremamente corretto hanno chiesto lumi del prestito e del paradosso che loro stessi ritengono di subire.
LA NOSTRA OPINIONE
Ora, le cose che non vanno in questa operazione sono molte, ne elenchiamo solo alcune:
·come già avevamo affermato in più sedi, se il reparto era in solidarietà inizialmente al 15% poi ridotto al 3,27% per le tante attività da svolgere, perché Telecom non elimina tale solidarietà e consente di implementare questa struttura? Ovvero perché ha fatto uscire personale ? tanto valeva mantenerselo visto che ora lo chiede in prestito,
·i lavoratori, appena formati non avranno tempo di adattarsi al nuovo lavoro che per ben 7 mesi (non un paio di settimane!) saranno fuori dalle attività e perderanno la professionalità appena acquisita,
·i lavoratori in prestito saranno in difficoltà, in quanto rientreranno seppur temporaneamente, nel loro ex reparto lavorando a “paga piena” mentre il resto del reparto è in solidarietà,
·l’azienda avrebbe dovuto reinternalizzare le attività, soprattutto in questo contesto ed in particolare in ossequio all’accordo 4 agosto 2010, che già nei mesi scorsi l’aveva obbligata ad eliminare la solidarietà al reparto attiguo a quello di cui sopra, proprio delle attività di progettazione del cd. progetto DREAM. Quindi se l’ha già fatto per l’altro reparto perché non eliminare la solidarietà anche per gli altri a cui dedicare risorse per questo importante lavoro?
Per questi motivi rappresenteremo questa situazione alle segreterie nazionali e chiederemo di porre fine a tale ambiguo prestito.
SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL e rispettive RSU Marche