Il 15 maggio è proseguita l’informativa ed il confronto iniziato il 20 aprile scorso tra SIELTE e le Segreterie nazionali,territoriali di SLC-CGIl, FISTEl-CISL e UILCOM-UIL ed RSU circa l’andamento di CIGS e CIFOR (accordo del 26 luglio 2011) e la situazione economica aziendale.
In apertura SIELTE ha comunicato i dati degli interventi effettuati, già anticipati nella scorsa settimana alla apposita Commissione, che si riepilogano come segue:
Lavoratori in CIGS al 7-5-2012 = 106 . Per 62 di questi (42 Technology – 20 Delivery) è previsto il rientro con CIFOR a partire dal 1° giugno ;
Interventi CIFOR 2° gruppo. Hanno interessato 105 lavoratori(41 Tech.- 64 Del.) dei quali 32 (6 Tech. – 35 Del.) hanno superato i test finali , mentre 73 (35 Tech. – 38 Del. ) non hanno superato i test;
Lavoratori da avviare nel 3° gruppo CIFOR dal 1° giugno = 145 (85 Tech. – 60 Del.) dei quali 62 già interessati dalla CIGS
Assistenti Technology da avviare in CIFOR = 30
SIELTE ha riconfermato che, avendo il suo principale cliente Telecom Italia messo in atto una politica di re-internalizzazione delle attività di Assurance, oltre che un calo più generale dei volumi già avviatosi dalla seconda parte del 2011, non sussistono più le condizioni operative che rendano possibile il previsto passaggio verso le attività di Assurance dei lavoratori oggetto di CIFOR , mentre continua l’esigenza, a fronte delle attività assegnatele, di sviluppare attività di Technology e Delivery dalle quali , secondo i piani, l’azienda intendeva invece raggiungere un parziale disimpegno.
Da parte loro le Segreterie nazionali, continuando l’impostazione data al confronto già il 20 aprile, hanno inteso ribadire come primo punto che, pur consci delle grandi difficoltà di contesto economico generale e più specifico del settore che si sta attraversando, l’obiettivo primario ed imprescindibile è e resta quello della salvaguardia e del mantenimento occupazionale.
Per questo motivo è necessario innanzitutto gestire scrupolosamente l’accordo del 26 luglio, quale strumento già individuato per risolvere le situazioni di difficoltà già in atto, e che ogni ulteriore ragionamento deve essere affrontato successivamente, senza sottrarsi alle rispettive reciproche responsabilità.
Nel merito dell’accordo del 26 luglio, da parte sindacale è stato rimarcato con forza come l’azienda per la CIGS non abbia messo in campo principi di una più equa ripartizione del sacrificio tra i lavoratori, per quanto non prevista una rotazione nell’accordo stesso, e come soprattutto, abbia attuato senza renderla trasparente e nota all’inizio del percorso formativo, una valutazione selettiva tramite test nel secondo gruppo della CIFOR alla quale i lavoratori sono giunti per tale motivo impreparati.
Inoltre è stato rimarcato che la pianificata CIFOR per gli assistenti (30 di Technology) è riduttiva e che sarebbe quindi opportuno pianificare una fase più estesa di preventiva rilevazione delle competenze per permettere di stabilire con maggiore precisione gli effettivi fabbisogni formativi.
Da parte sindacale è stato quindi richiesto che l’azienda mantenga il pieno perimetro delle attività attuali (Technology, Delivery, Assurance) e che nel rispetto di quanto previsto dall’accordo suddetto vengano reintrodotti in attività tutti i 73 lavoratori del 2° gruppo CIFOR e l’avvio delle attività previste per il 3° gruppo CIFOR. Inoltre devono essere riportati al centro del confronto i temi rimasti
in sospeso del protocollo di relazioni industriali, della partenza del percorso per il PdR, della definizione di nuovi accordi per quanto attiene alcuni istituti (es. reperibilità).
Di fronte alle richieste delle OO.SS., l’azienda , si è dichiarata disposta al mantenimento dei perimetri di attività oltre che a rivedere il percorso di CIFOR per gli assistenti. Con riferimento al primo punto , però, l’azienda ha ribadito che non sussistono le condizioni, affinché i 73 lavoratori possano essere impegnati in attività di Assurance e che il loro impiego in attività di Technology e Delivery dovrà essere supportato da un ulteriore piano CIFOR ( con la conseguente integrazione fino a piena retribuzione) della durata di circa 3 mesi in tali settori che permetta così anche l’acquisizione di conoscenze utili per affrontare i futuri nuovi scenari.
Da parte sindacale è stato a questo punto richiesto di coinvolgere nella CIFOR lavoratori diversi da quelli (73) già oggetto della CIFOR 2° gruppo individuandoli tra quelli ancora in CIGS e in altri bacini , ma su questa ipotesi si è registrata la netta chiusura aziendale che ha dichiarato non sussistere né le condizioni né i numeri per attuarla.
Considerata la suddetta posizione aziendale dopo ampio dibattito con la delegazione è stato deciso di intraprendere un percorso assembleare sui territori da attuarsi entro il 23 aprile.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL