05 febbraio 2017

Telecom Italia, i numeri dell'esercizio 2016 e del piano 2017/2019


di Edoardo Fagnani 
Telecom Italia ha comunicato i risultati preliminari del 2016, esercizio chiuso con ricavi per 19,04 miliardi di euro, in flessione del 3,5% rispetto ai 19,72 miliardi ottenuti l’anno precedente. Escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento la riduzione dei ricavi sarebbe stata del 2,5%.
In aumento, invece, il margine operativo lordo, che è salito da 7,01 miliardi a 8,02 miliardi di euro; di conseguenza, la marginalità è salita dal 35,5% al 42,1%. Telecom Italia ha precisato che il margine operativo lordo ha scontato l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 197 milioni di euro; in assenza di questi oneri, l’EBITDA organico sarebbe risultato pari a 8,22 miliardi di euro (+2,4%), con un’incidenza sui ricavi del 43,2%, in aumento di 2,1 punti percentuali rispetto all’esercizio 2015.
Nel solo quarto trimestre i ricavi di Telecom Italia sono cresciuti del 5,3% a 5,1 miliardi di euro; il risultato è stato trainato dalla Business Unit Domestic, che ha realizzato un incremento del 2,7% in termini organici contro un -2,6% nel quarto trimestre 2015. Il dato è stato migliore delle attese degli analisti, che stimavano ricavi per 4,97 miliardi di euro.
Negli ultimi tre mesi del 2016 il margine operativo lordo si è attestato a 2,14 miliardi di euro, centrando le attese degli analisti.
A fine 2016 l’indebitamento netto di Telecom Italia era sceso a 25,12 miliardi di euro, rispetto ai 27,28 miliardi di inizio anno. La riduzione dell’indebitamento è stata garantita dalla positiva dinamica della gestione operativa, dai benefici derivanti dalla conclusione dell’operazione di cessione del gruppo Sofora - Telecom Argentina (con l’incasso del relativo prezzo e il conseguente deconsolidamento del relativo indebitamento finanziario), e dal rafforzamento patrimoniale derivante dalla conversione in azioni TIM, nel mese di novembre, del Mandatory Convertible Bond per 1,3 miliardi di euro. Il livello di debito è stato per converso influenzato negativamente dall’andamento del tasso di cambio del Brasile. Il margine di liquidità al 31 dicembre 2016 è pari a 12,48 miliardi di euro e consente una copertura delle passività finanziarie di gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.
Nel 2016 gli investimenti industriali si sono ridotti a 4,88 miliardi di euro, mentre il flusso di cassa dalle attività operative è stato di 2,86 miliardi di euro.
Inoltre, i vertici di Telecom Italia hanno anche approvato il piano strategico per il triennio 2017/2019, che prevede forti discontinuità rispetto a quello precedente con l’obiettivo di proseguire nel percorso di significativa trasformazione della società.
Il piano sarà caratterizzato da una attenta disciplina finanziaria e da una forte generazione di cassa, in modo da ridurre il rapporto fra indebitamento finanziario netto rettificato ed EBITDA reported sotto 2,7x nel 2018.
Inoltre, il fatturato e il margine operativo lordo domestico sono confermati in crescita anno su anno; in particolare l'Ebitda dovrebbe registrare un aumento inferiore del 5% anno su anno. Gli investimenti previsti in Italia saranno pari a circa 11 miliardi di euro, di cui circa 5 miliardi dedicati all’accelerazione dello sviluppo delle reti ultra broadband. Il rapporto Capex/Fatturato di Telecom Italia alla fine del triennio è previsto inferiore al 20%.