02 agosto 2012

Telecom Italia torna in utile, Bernabè: "Target confermati"

Telecom Italia torna in utile e chiude il primo semestre dell'anno con profitti per 1,2 miliardi, in crescita di 3,3 miliardi (al netto di due miliardi di svalutazioni) rispetto allo scorso anno. Frenano i margini su cui pesano la crescita degli investimenti in Argentina e Brasile, ma al contempo cala il debito di 800 milioni a 30,36 miliardi tanto che il presidente esecutivo, Franco Bernabè, conferma l'obiettivo per fine anno: indebitamento a 27,5 miliardi di euro


"La società torna a registrare un solido utile, nonostante l'aggravarsi della situazione economica in Italia e il rallentamento dell'economia anche nei Paesi latinoamericani - sottolinea Bernabè - Sul fronte domestico sono stati raggiunti nel primo semestre 2012 risultati importanti, particolarmente evidenti nel settore Consumer, mentre l'area delle piccole e medie imprese sta risentendo della difficile situazione di mercato, aggravata dalla difficoltà di accesso al credito".


I risultati semestrali consentono al gruppo di confermare i dividendi e l'obiettivo di riduzione del debito, perché - spiega il prsidente "in un contesto caratterizzato da estrema difficoltà nell'accesso al credito per la maggior parte delle imprese italiane, Telecom ha collocato obbligazioni per 1,5 miliardi di euro mantenendo il margine di liquidità ai livelli necessari a coprire le scadenze del debito fino al 2014".


Entrando nel dettaglio del semestre, Telecom Italia registra ricavi in salita del 3,1% in termini organici a 14,793 miliardi: sul dato l'Italia pesa per il 61,2%, il Brasile per il 25,2% e l'Argentina per il 12,3%. L'ebitda si è attestato a 5,859 miliardi (-1% con l'Italia al 75,2%, il Brasile al 16,8% l'Argentina al 9,4%) e il risultato operativo a 3,205 miliardi (+2,4%).


Per quanto riguarda il singoli mercati, in Italia i ricavi calano del 3% a 9 miliardi, con un segmento consumer a -1,5% quello business -7,6%. L'ebitda è in calo del 2,7% a 4,2 miliardi, ma l'incidenza sul fatturato sale al 48,7%. Stabili a 1,3 miliardi gli investimenti.


In Brasile il fatturato del 12,6% a 3,7 miliardi di euro, bene anche l'ebitda a un passo dal miliardi (987 milioni), mentre gli investimenti sono in crescita a 662 milioni. Preoccupa in Brasile la sospensione delle vendite di nuove sim decisa dall'Anatel a partire dallo scorso 23 luglio, ma la società è fiuduciosa che "l'Anatel possa a breve disporre la revoca della sospensione", dopo la presentazione da parte di Telecom Italia di un "apposito piano d'azione dettagliato per tutti gli stati e completo delle singole azioni da mettere in atto per garantire il miglioramento della qualità dei servizi e della rete". La richiesta giudiziale di sospensiva del provvedimento avanzata da tim celular era stata respinta.


Il fatturato in Argentina cresce di oltre il 20% a 1,8 miliardi, l'ebitda sale a 550 milioni (il 30% dei ricavi) e gli investimenti sono aumentati a 236 milioni.


Contestualmente all'annuncio dei dati finanziari, Telecom Italia ha reso noto che il Cfo Andrea Mangoni, è stato nominato direttore generlae delle attività in Sud America e che il prossimo 17 ottobre si terrà l'assemblea con all'ordine del giorno l'azione di responsabilità nei confronti dell'ex amministratore delegato Riccardo Ruggiero e una proposta di composizione della controversia con l'ex amministratore esecutivo Carlo Buora.


di F.Me.