25 febbraio 2015

Teatro Stabile fuori dalla lista nazionale


Il Teatro Stabile di Catania é fuori dal novero dei teatri nazionali. Per Slc Cgil e per la Camera del lavoro di Catania, "si tratta di un'ingiustizia su cui bisogna venga fatta piena luce". Sul declassamento i rappresentanti nazionali del sindacato stanno già intervenendo, mentre il segretario generale della Cgil Giacomo Rota, il segretario generale della Slc Davide Foti e il segretario confederale Giovanni Pistorio, annunciano che "le azioni di denuncia saranno sostenute a qualsiasi livello, per far si che vengano rispettate le regole e affinché i titoli del teatro possano essere riconosciuti.
Con il mancato inserimento dello Stabile nella lista dei teatri di interesse nazionale, è stata colpita negativamente un' intera collettività, il suo lavoro culturale e il suo vissuto; il Teatro Stabile di Catania infatti, per storia é il terzo d'Italia. Per raggiungere l’obiettivo sperato, in questi ultimi anni sono stati fatti sacrifici immensi e corali, soprattutto dall'organo di gestione dell'ente, dalla direzione, ma anche dagli addetti, dagli attori e dal pubblico.Tutti i parametri previsti dalla legge sono stati abbondantemente soddisfatti nonostante fossero proibitivi.

Nonostante i tagli dei trasferimenti dalla Regione, lo Stabile catanese si è confermato come uno dei più apprezzati e premiati di Italia; attori e maestranze ci vengono invidiati da tutti, la scuola di recitazione è tra le più quotate in Italia. Nonostante ciò, lo Stabile è stato ridotto dal governo nazionale a teatro regionale". La nota si conclude con un quesito: "Si è voluto, con ciò, fare un favore a qualcuno a discapito di altri? Noi pensiamo di si, ed è perciò che chiediamo che i rappresentanti catanesi nelle istituzioni politiche agiscano rapidamente e duramente per sanarla".