24 settembre 2015

Slc Cgil: Richiesta incontro urgente

Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Via Fornovo,8 00192 Roma


Alla c.a. Dott. Paolo ONELLI
Direttore Generale
della tutela delle condizioni
di lavoro e delle relazioni industriali
a/mezzo email


Oggetto: Richiesta incontro urgente
Lo scorso 7 settembre Telecom Italia ha firmato, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un accordo quadro con Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Telecomunicazioni i cui contenuti certificano la presenza di 3000 esuberi. Lo stesso accordo, con una prima palese incongruenza, individua strumenti per gestire 3330 eccedenze attraverso il ricorso ai contratti di solidarietà, pari a 3000 risorse, e 330 licenziamenti con il criterio della non opposizione.
Come già denunciato nelle scorse settimane, il totale di queste eccedenze non è frutto di reale esubero di personale rispetto ai volumi di lavoro, quanto piuttosto di una volontà aziendale di ridurre il costo del lavoro procedendo ad appaltare all’esterno l’attività oggi svolta internamente. Peraltro gli strumenti che verrebbero messi in campo non consentirebbero nemmeno di cogliere tale obbiettivo.
Dando seguito a quanto stabilito nel citato accordo del 7 settembre u.s., che prevedeva l’apertura di una procedura di mobilità per 330 risorse da chiudersi entro 7 giorni dalla data di apertura, Telecom Italia ha attivato una procedura ex art.24 della Legge n. 223/91 per 330 unità complessive dichiarando generiche eccedenze di personale in tutti gli ambiti organizzativi aziendali.
Di fronte alla assoluta genericità di questa procedura la scrivente Segreteria nazionale inviava alla Direzione Aziendale una richiesta di incontro nella quale si richiedevano, ad integrazione della menzionata procedura, informazioni documentali dettagliate sulla riduzione effettiva dei volumi di attività; informazioni sulla precisa dislocazione sia geografica che funzionale delle 330 eccedenze; indicazione sullo stato concernente le scoperture relative al personale disabile ai sensi della Legge 68/99, dal momento che, a quanto risulta, Telecom Italia sarebbe, allo stato attuale, scoperta di circa 1000 unità per quanto concerne il collocamento obbligatorio e volendo, quindi, fugare qualsiasi dubbio circa la strumentalità della procedura di mobilità ai fini di eludere precisi obblighi di legge.
L’esame congiunto previsto dalla procedura ha avuto luogo lo scorso 21 settembre. Durante l’incontro l’azienda ha continuato a non fornire informazioni le richieste, ammettendo, durante una seduta plenaria con oltre 300 persone, che le 330 unità non sono state definite sulla base di eccedenze di personale ma al numero delle persone che potrebbero essere interessate ad accedere alle liste di mobilità per poter raggiungere ildiritto alla pensione alla fine del periodo di indennità, maggiorato di un quorum per ogni eventualità.
La scrivente Segreteria Nazionale ha ripetutamente chiesto di spostare il confronto in sede di Ministero del Lavoro per verificare gli strumenti che si intendevano applicare – le penalizzazioni sulle pensioni anticipate potrebbero avere conseguenze pesanti per i lavoratori che venissero indotti ad accettare – e una disamina puntuale sugli esuberi denunciati per evitare che la procedura avesse come unico effetto quello di bloccare gli avviamenti obbligatori.
L’azienda, invece, con il consenso di alcuni sindacati ha adottato procedure di voto “creative” – 62 RSU che hanno consentito di avere la maggioranza hanno firmato l’accordo attraverso delega – e chiuso la procedura, impedendo a questa organizzazione di svolgere il proprio diritto – dovere di informativa e controllo su strumenti che sono finanziati da risorse pubbliche.
E’ evidente che contro tale atto SLC CGIL sta predisponendo ricorsi legali che ripristinino i diritti garantiti dalla Legge.
La scrivente Segreteria ritiene, per tutti i motivi sopra richiamati, doveroso informare l’Ufficio che Ella dirige ritenendo indispensabile una Vostra convocazione al fine di poter intraprendere un reale e trasparente confronto sulla effettiva situazione occupazionale di Telecom Italia – anche rispetto alla situazione degli avviamenti obbligatori, e garantire un utilizzo degli strumenti di ammortizzazione sociale rispettoso delle leggi.
Distinti saluti.
p. SLC-CGIL Nazionale
Riccardo Saccone