COMUNICATO: SLC - CGIL
Durante l'incontro tenutosi Venerdì in Assolambarda, alla presenza delle oo. Ss., Visiant Next e Fastweb, richiesto dalle organizzazioni sindacali preoccupate dalla riduzione dei flussi negli ultimi mesi, ci siamo inaspettatamente trovati di fronte alla conferma dei presentimenti avuti negli ultimi anni.
Alla presenza del cliente e di Assolambarda L'AZIENDA ha candidamente e senza timore annunciato di trasferire i pochi flussi inviati da Fw, attraverso Next, verso aziende del gruppo ove gli è più semplice effettuare margini di guadagno.
Vira dunque verso l'Albania parte delle attività destinate a Next ma sulle quali, facendole lavorare in Italia, non trarrebbe alcun profitto.
Tutto ciò viene comunicato chiaramente e senza indugio alla presenza della stessa Fastweb, accondiscendente nel suo silenzio.
Fastweb che assiste al destino dei suoi ex lavoratori, ceduti poco più di tre anni fa, e dei quali già oggi si disegna chiaramente il prossimo, imminente, futuro.
Grande è la responsabilità del nostro unico cliente che pur dichiarando di continuare a garantire i volumi, si trova impreparato davanti alla osservazione che il lavoro destinato a Next venga invece svolto presso altri outsourcers esterni al gruppo Visiant.
Facile per Fastweb dichiarare che la garanzia dei volumi è nell'anno solare...meno di certo lo è per la stessa prendere consapevolezza della propria responsabilità e del proprio ruolo nella vita dei lavoratori di Next, per evitare il concretizzarsi di quello che da sempre è stato il nostro timore: trovarci intrappolati in una scatola cinese.
Il sunto dell'incontro si definisce in soli pochi, amari, punti:
1. Con Next nessun profitto, spostiamo il possibile ove c'è il margine di guadagno. Guardo al lavoro e non ai lavoratori.
2. I lavoratori Next costano troppo e non sono sostenibili da una azienda che col contagocce prova a mantenersi distribuendo all'interno del gruppo i flussi garantiti dall'accordo di cessione.
3. Pensare ad una fusione con Contact alle nostre condizioni attuali è impossibile. Bisognerebbe adesso mettere mano alla riorganizzazione del lavoro in Next per poter procedere ad un accorpamento, forse, poi.
4. Ebitda non raggiunto. Pdr pagato solo nella parte della presenza, fortunatamente siamo riusciti a tutelarne il 50% nell'ultimo accordo.
Disdicevole, dice la nuova dirigenza, associare un premio alla presenza, facendo intendere quale possa essere l'intento per gli eventuali futuri accordi.
Unitariamente le Rsu e le segreterie nazionali credono che quanto sia stato appreso sia gravissimo.
Nelle assemblee della prossima settimana individueremo con i lavoratori la via da seguire.
È di certo il momento di agire e non indugiare.
Compagni, colleghi, al lavoro… e alla lotta!
RSU - SLC - CGIL