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Dopo 17 ore e una notte di trattative, accordo fatto sulla vertenza Almaviva. La svolta è arrivata all'alba nel corso del tavolo ministeriale sulla crisi del call center: davanti alla viceministra Teresa Bellanova, azienda e sindacati hanno raggiunto un'intesa che prevede un nuovo contratto di solidarietà di sei mesi a partire da domani e scongiura i licenziamenti.
D'altra parte, all'invio delle lettere di licenziamento mancavano cinque giorni: oggi, infatti, scadevano i contratti di solidarietà in vigore da quattro anni, e il 5 giugno l'azienda avrebbe potuto iniziare ad allontanare dalle sue sedi un totale di 2.988 lavoratori: 1.670 a Palermo, 918 a Roma e 400 a Napoli. Ancora ieri pomeriggio i lavoratori hanno manifestato davanti al ministero dello Sviluppo economico, dove ieri pomeriggio era iniziata la trattativa - l'ultima - fra azienda, sindacati, rappresentanti degli enti locali e governo.
Fra gli altri elementi, secondo fonti del governo, l'accordo prevede un tavolo permanente sui call center, con la convocazione mensile delle parti sociali per monitorare l'applicazione del programma. Le Regioni, dal canto loro, si sono impegnate a finanziare specifici programmi di formazione e riqualificazione dei lavoratori, mentre l'azienda dovrà "ridurre gradualmente il ricorso alle misure del sostegno al reddito attraverso l'incremento dei volumi di lavoro". Sul piatto anche l'impegno dell'azienda a non abbandonare la sede palermitana di via Marcellini.