Alla c.a. Amministratore Delegato F. CATTANEO
Alla c.a. Responsabile Human Resources F. MICHELI
LL.SS.
Oggetto: Richiesta incontro urgente
A valle dell’incontro del 28 aprile u.s. sono intervenute molteplici novità che, a nostro avviso, richiedono un approfondimento urgentissimo.
La decisione di Cassa Depositi e Prestiti, di intraprendere una trattativa esclusiva con Enel Open Fiber per la vendita di Metroweb, mette oggettivamente TIM in una condizione di difficoltà sulla realizzazione del piano di sviluppo delle Rete in fibra in quanto si rafforza la posizione di mercato di Enel Open Fiber.
Le conseguenti incertezze sul futuro della Rete rappresentate da alcuni importati quotidiani nazionali, la forte competizione su tutte le aree di mercato, le proposte formulate alle Autorità di Garanzia per assicurare la parità di accesso e la manutenzione in proprio dei clienti OLO, sono fonte di grande apprensione.
Siamo seriamente preoccupati sulla tenuta complessiva di TIM e sul mantenimento degli investimenti previsti dal piano industriale 2016-2018, approvato in data 15 febbraio 2016 e riaggiornato nel CDA del 13 maggio 2016, sulla riallocazione degli stessi e sul recupero delle efficienze.
Inoltre, la decisione di aumentare a un miliardo e seicento milioni di Euro il taglio dei costi, genera una forte inquietudine tra il personale non avendo visibilità di dove essi vengono operati.
In questa logica riscontriamo significativi segnali di sofferenza dei lavoratori, la decisione di non scorporare il parametro EBITDA del PDR da onerose “spese non ricorrenti” difficilmente può essere compreso dai lavoratori che hanno contribuito a raggiungere i risultati di produttività individuati dagli accordi, anche alla luce della retribuzione degli MBO dei dirigenti ed all’attuale continua erogazione delle canvass unilaterali.
Tutto questo rende ormai non più rinviabile un confronto.
Non vi sfuggirà come a questo punto in azienda vi sia una crescente disaffezione dei lavoratori agli obiettivi aziendali sentendosi parte marginale e penalizzata dai processi e dalle sfide di TIM.
Un’azienda impegnata a raggiungere obiettivi di sviluppo, che conferma i perimetri di Gruppo, rimettendo al centro delle proprie politiche il lavoro ed i lavoratori, attenta alle spese ed agli sprechi, a partire dal mondo degli appalti, ci vedrebbe sicuramente schierati a difesa di un progetto sostanzialmente condivisibile.
Riteniamo quindi giunto il momento di attivare azioni concrete in tal senso superando interventi estemporanei dei quali non comprendiamo la loro organicità nel progetto complessivo.
Quanto sopra esposto richiede un confronto immediato e non più rinviabile che possa contribuire a riportare fra le lavoratrici ed i lavoratori un’idea più chiara delle strategie aziendali. In caso contrario ci corre l’obbligo di sottolineare ancora una volta come lo scontento, sia ormai alla soglia dello sconcerto.
In assenza di una significativa inversione di tendenza tali condizioni non potranno che aumentare e noi non potremmo che farci interpreti attivi di questo malessere.
Certi di Vs. rapido riscontro, Vi inviamo distinti saluti.
I Segretari Generali
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL