25 agosto 2011

«Cisl e Uil affascinate dal governo»

Susanna Camusso, nel giorno del presidio di fronte al Senato, ha rivendicato la posizione del sindacato di Corso Italia, attaccando le altre organizzazioni confederali: «Penso che Cisl e Uil sbaglino, che stiano subendo il fascino di questo Governo e pensano poco a come cambiare questa manovra».

VOGLIAMO COSTRUIRE UNITÀ. Una posizione solitaria? «Nella trappola di credere che avere molti nemici vuol dire molto onore non non ci caschiamo. Abbiamo il problema opposto, quello di costruire una grande unità, di cercare posizioni unitarie quando è possibile». Rispetto a chi non la pensa come la Cgil, ha spiegato la Camusso, «il nostro obiettivo è convincerli, non considerarli nemici».

Lo sciopero potrebbe arrivare anche dopo un voto di fiducia al Senato, se l'iter parlamentare accelera come ha annunciato la maggioranza, ma la sindacalista non si è scoraggiata: «Se non viene cambiata la manovra oggi la mobilitazione continuerà per cambiarla domani».

Sulla posizione assunta da Cisl e Uil, la Camusso si è chiesta: «Se di fronte ad una manovra che rompe la coesione» sociale non sarebbe invece interesse di tutti provare ad interloquire con il disagio. La segretaria della Cgil ha comunque voluto sottolineare «il rispetto per due grandi organizzazioni e per i lavoratori che rappresentano».

«IRRESPONSABILE È IL GOVERNO». La Camusso ha anche ribaltato contro il governo le accuse di irresponsabilità per l'annuncio dello sciopero generale. Sul piazzale di Palazzo Madama ha parlato di «spettacolo patetico di chi per tre anni ha negato la crisi», e degli «accordi avvilenti» con il governo che a agosto «non ha ascoltato le parti e cercava di convincerci ancora che non ci sono problemi. Lascio a voi giudicare chi è irresponsabile in questo paese», ha detto.

E ha annunciato che lo sciopero del 6 è destinato a comprendere «cento manifestazioni territoriali», frutto di un percorso costruito «interloquendo con tutti quelli che pensano che il bene del Paese sia in discussione».

«Sappiamo benissimo», ha detto, «che stiamo chiedendo un sacrificio straordinario ai lavoratori, ma un sacrificio straordinario va chiesto di fronte ad una situazione straordinaria, e lo chiediamo oggi per non avere una condizione sbagliata domani».