Telecom Italia presenterà il nuovo piano industriale il 7 novembre, in cui si tratterà del destino delle controllate in Sudamerica e di un possibile progetto di societarizzazione delle attività italiane per creare valore.
Intanto considera congelato lo scorporo della rete fissa, a causa dell'atteggiamento di autorità e governo.
Lo dice una nota congiunta del sindacato, che riferisce quanto detto dall'AD, Marco Patuano, nell'incontro di oggi ed esprime contrarietà a "progetti di scorporo della rete e di spezzatini aziendali che determinerebbero un grave rischio per la sopravvivenza stessa del gruppo Telecom Italia".
Il sindacato ha avviato le procedure per un possibile stato di agitazione o per uno sciopero.
Telecom Italia in una nota si limita a dire che viene confermato l'accordo raggiunto con il sindacato sui contratti di solidarietà il 27 marzo e che il gruppo intende proseguire sulla strada degli investimenti.
A fine marzo 2013 Telecom Italia e organizzazioni sindacali hanno raggiunto un'intesa per la gestione delle eccedenze di personale che prevede il massiccio ricorso a contratti di solidarietà.
IN PIANO CONTROLLATE SUDAMERICA, POSSIBILE SOCIETARIZZAZIONE
L'AD ha dichiarato che il piano dovrà stabilire "il futuro del gruppo con particolare riferimento alle partecipazioni in Brasile e Argentina e alla struttura societaria aziendale, che potrebbe essere sottoposta a processi di societarizzazione unicamente per far emergere valore all'azienda", dice la nota.
Telecom Italia in Sudamerica controlla Tim Participacoes e Telecom Argentina.
CONGELATO PIANO SCORPORO RETE
Sullo scorporo della rete "l'azienda ha riferito che gli atteggiamenti tenuti dalle autorità competenti e dal governo hanno congelato il progetto perché l'eventuale scorporo potrà avvenire solo alle condizioni poste da Telecom, condizioni che a oggi non sussistono", aggiunge.