Finisce l'era di Franco Bernabè in Telecom Italia. Il presidente esecutivo ha ufficializzato le proprie dimissioni durante la riunione del Cda, e poco dopo le 17 ha lasciato la sede di piazza Affari senza fare dichiarazioni. ''Il Consiglio - si legge nella nota trasmessa da TI - ha espresso i suoi vivi ringraziamenti a Franco Bernabè per il grande impegno e l'elevato apporto manageriale profuso in questi anni alla guida della Societa'''. Quella di oggi è la prima riunione del board dopo il riassetto della holding Telco, dove Telefonica è salita al 66%. Nella sede milanese della compagnia telefonica italiana, alla riunione partecipano i due rappresentanti del socio spagnolo Telefonica, Cesar Alierta e Julio Linares, oltre ai consiglieri Gabriele Galateri, Renato Pagliaro e Gaetano Miccichè. Ratificate le dimissioni, la conduzione dell'assemblea è passato ad Aldo Minnucci, il vice presidente di Telecom.
Nella riunione di oggi è prevista la sostituzione nel board del consigliere Elio Catania, che qualche settimana fa aveva rassegnato le proprie dimissioni dopo essere stato indagato per insider trading. Al suo posto dovrebbe entrare il presidente di Rcs, Angelo Provasoli, ma un po' più defilata c'è anche una outsider, Francesca Cornelli, forte del sostegno di Assogestioni.
Intanto è trapelata la notizia che Marco Patuano, amministratore delgato di Telecom Italia, ha convocato i sindacati per domani alle 15, nella sede di Corso Italia a Roma. All'ordine del giorno dell'incontro il punto sul riassetto di Telco e le prossime strategie dell'azienda. Questa mattina a Milano, davanti alla sede di TI in piazza Affari, un migliaio di lavoratori dell’azienda hanno manifestato per far sentire al Board le proprie rivendicazioni.
Le deleghe di Franco Bernabè passeranno all'Ad Marco Patuano, mentre la carica dovrebbe passare ad interim al vicepresidente Aldo Minucci, in attesa della nomina di un nuovo presidente esecutivo. Rimane in stand by l'eventualità che il successore di Bernabé possa essere Massimo Sarmi, oggi a capo di Poste italiane, che prima di essere designato alla presidenza dovrebbe vedersi riconosciuto un posto in Consiglio d'amministrazione.
E' probabile che il Cda di oggi sia anche l'occasione utile per l'Ad Marco Patuano di illustrare ai consiglieri la situazione del gruppo, prospettando le prime anticipazioni della revisione strategica a cui sta lavorando.
Su Telefonica-Telecom ha parlato oggi da Capri Corrado Passera, ex ministro dello Sviluppo economico, che ha definito la vicenda “un pasticcio totale”. “Difficilmente - ha detto durante ‘digitlaxlitalia’ – l’azionista spagnolo considererà l'Italia la priorità numero 1 o sarà propenso a fare investimenti velocemente”. “Non abbiamo svolto un ruolo con una visione di lungo periodo - ha continuato Passera - in certi casi la nazionalità dell'azionista può fare la differenza”. “Spero - ha concluso - che nella libertà delle scelte e senza ulteriori pasticci come il cambio della legge sull'Opa o la golden share, che sarebbero pessimi, si possa riuscire a fare anche con la rete Telecom quello che è stato fatto con Terna e Snam''.