Si sta per aprire la settimana dello sciopero generale unitario proclamato da Cgil, Cisl e Uil per cambiare profondamente il segno della legge di Stabilità varata dal governo. Nei vari territori si intensifica il lavoro di preparazione della mobilitazione, che partirà già lunedì in alcune zone del paese, per concludersi con le ultime iniziative venerdì 15 novembre.
Le rivendicazioni alla base della mobilitazione Cgil Cisl Uil, sintetizzate in una piattaforma, mirano a colpire sprechi e rendite per dare più risorse ai lavoratori e ai pensionati. I sindacati chiedono infatti misure per diminuire le tasse sui lavoratori e sui pensionati, così come risorse per rivalutare le pensioni, insieme all'adozione di iniziative per affrontare i nodi irrisolti nella Pa e dare efficienza alla spesa pubblica. Il tutto attraverso un dettagliato ventaglio di proposte che mirano, tra le altre cose, al taglio degli sprechi e dei costi della politica. Proposte quindi per cambiare radicalmente la legge di Stabilità e dare così quelle risposte necessarie per far ripartire il Paese. Come ha ricordato, infatti, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il varo della legge di Stabilità è 'il banco di prova delle politiche del governo', ovvero 'se si danno delle risposte positive, oppure no'.
Richieste che sono anche al centro degli incontri tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, ed i capigruppo dei partiti, che saranno avviati lunedì mattina. Ma lunedì 11, come detto, sarà anche il primo giorno di sciopero. La prima provincia a fermarsi sarà quella di Cosenza, con manifestazione a Rossano. Il giorno dopo, 12 novembre, toccherà alla Basilicata, con presidi davanti alle prefetture di Potenza e Matera.
Mercoledì 13 novembre lo sciopero entrerà nel vivo. Ad incrociare le braccia per 4 ore saranno i lavoratori del Lazio, con manifestazioni in tutte le province. A Roma è previsto un corteo da Piazza Esquilino a Piazza SS. Apostoli dalle ore 09.30 alle ore 12.30. Sempre il 13 novembre si fermeranno anche i lavoratori della Toscana che scenderanno in piazza a Firenze (corteo da piazza dei Cavalleggeri, ore 9.30), Siena (corteo a Buonconvento) e Livorno (manifestazione provinciale a Piombino).
Tra il 14 e il 15 lo sciopero coinvolgerà tutto il resto del Paese. Giovedì si fermerà in particolare la Liguria, con manifestazioni provinciali (a Genova concentramento alle ore 9 presso la Stazione Marittima di Via Ponte dei Mille), ma anche un pezzo importante di Veneto (Verona, Belluno e Treviso).
Infine, venerdì 15 sarà la volta di Sardegna, Puglia, Piemonte, Campania, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Emilia Romagna, Umbria e di buona parte del Veneto, della Calabria e della Lombardia.
Tra le tante manifestazioni previste segnaliamo quelle di Torino (ore 9.30 concentramento in Piazza Vittorio Veneto, corteo con arrivo in Piazza Castello), Palermo (concentramento ore 10.30 Piazza Massimo e corteo fino alla Prefettura), Cagliari (sit-in davanti alla prefettura dalle ore 10.30 alle ore 14.00) e Milano (corteo da via Palestro a Piazza della Scala ore 9.30, dove interverrà anche Susanna Camusso, segretario generale della Cgil). Per un quadro più dettagliato delle varie iniziative si può consultare questa scheda sul sito della Cgil.