18 ottobre 2014

Almaviva: Dichiarazione Stampa di Michele Azzola

Confronto presso Ministero Sviluppo Economico
Presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del Vice Ministro Claudio De Vincenti, è ripreso il confronto con Almaviva Contact per analizzare le ricadute sull’azienda rispetto alla competizione di mercato ed alla forte riduzione dei margini di profitto del settore che stanno ingenerando forti perdite anche per l’azienda in questione.
In apertura l’azienda ha ricordato come la mancata definizione del decreto attuativo per erogare le risorse previste per le stabilizzazioni effettuate nel 2007, l’incertezza sulla possibilità di accedere alla decontribuzione per i contratti di solidarietà, l’assoluta inadempienza rispetto all’applicazione dell’art. 24 bis del Decreto 83/2012 in materia di delocalizzazione e i diversi regimi contributivi cui le aziende sono sottoposte, stanno creando una distorsione del mercato che avrà conseguenze rilevanti per Almaviva Contact. In assenza degli interventi richiesti, i 2500 esuberi, oggi gestiti con la solidarietà in scadenza a maggio del prossimo anno, diventeranno strutturali con la conseguenza che sarà inevitabile avviare la riduzione dei costi.
Il Vice Ministro ha ricordato che il Governo intende agire sulle gare al massimo ribasso, per via di direttiva o legislativa, e che è in corso una indagine conoscitiva sullo stato di applicazione dell’art. 24 bis al termine della quale il Governo assumerà le determinazioni del caso.
Al Vice Ministro abbiamo espresso preoccupazione per i continui rinvii attuati dal Governo sulle regole per il settore, rinvii che hanno determinato l’esplodere di diverse crisi occupazionali, con procedure di licenziamento già avviate e che si moltiplicheranno nelle prossime settimane. Il Governo non si è attivato su nessuna richiesta e su quella che rappresenta il vero nodo del settore in Italia, il mancato recepimento della Direttiva Europea 2001/23 che tutela i lavoratori nel caso di successione di appalti, ha dichiarato di avere forti perplessità.
Abbiamo invitato De Vincenti ad un confronto aperto e trasparente su quali siano le perplessità anche analizzando la situazione della committenza rispetto ai competitor europei, che invece operano garantendo il diritto al lavoro e alla dignità delle persone.
Il Governo si sta assumendo la grave responsabilità di gettare nella disperazione migliaia di giovani lavoratrici e lavoratori che, figli di una generazione cui il Paese non ha dato alcuna possibilità, sono oggi nelle condizioni di perdere anche l’unico lavoro che gli è stato offerto.