A meno di un mese dall’applicazione dei Contratti di Solidarietà continua inesorabile la lunga serie di attività esternalizzate da Telecom Italia. A perdere pezzi importanti di attività, ancora una volta, il settore Creation di Aol (Progetti).
Ad essere cedute a impresa le attività di Progettazione per sviluppo Negativo Rete.
La decisione, al momento, ci risulta essere stata presa solo nell’Aoa Sud a seguito di consistentigiacenze di attività inevase. Abbiamo consapevolezza che i “Negativi rete”, essendo direttamente collegati ai “Ko Delivery”,
sono lavorazioni che vanno espletate con urgenza per rispettare il “Livello del Servizio”(SLA), in particolare quello degli OLO, fonte dei nostri attuali guai.
La stessa consapevolezza che non ci ha fatto firmare gli accordi del 27 ottobre 2015, che si stanno rilevando ogni giorno che passa sempre più rovinosi.
Com’è già avvenuto in altri settori, quando si sono accumulate giacenze, che potrebbero causare ulteriori guai con Agcom e Agcm, anche nei progetti, la scelta più ovvia da fare è quella di interrompere subito la solidarietà e aprire all’immissione di nuove risorse al fine di consentire il rientro di tutte le attività.
È insopportabile che a progettare in Sicilia siano progettisti ex Telecom in pensione (vedi SITE). La scellerata decisione di affidare ad impresa ancora attività ci lascia sgomenti. Ma questo vale in generale per tutti i settori di Telecom.
Il Lavoro c’è e Telecom fa stare a casa i suoi dipendenti!
Onestà intellettuale imporrebbe, azienda in primis, di riconoscere gli errori commessi e di rimettere in discussione tutto il piano. D’altronde le elezioni RSU sono praticamente concluse e i torti o le ragioni i lavoratori le hanno già giudicate.
Ma forse stiamo chiedendo troppo, come possiamo pretendere che a tirarci fuori dai guai siano gli stessi soggetti che li hanno causati?
Sarebbe come chiedere a Schettino di tirare su la Concordia!
Per questo, facciamo appello, ai progettisti e a tutti i lavoratori Telecom, ad abbandonare percorsi solitari ed unirsi in un comune cammino, che porti, anche a costo di dure lotte, a convincere i nuovi padroni di Telecom ad abbandonare il deleterio piano difensivo e intraprendere un vero piano di rilancio dell’azienda, garante di Futuro!
Palermo 01/02/2016
R.S.U. – Coordinamento Regionale Sicilia
Sindacato Lavoratori Comunicazioni – CGIL