"L'imponente incremento dell'utilizzo dei voucher è un campanello di allarme che non può essere sottovalutato". Lo afferma la Filcams, categoria della Cgil che tutela le lavoratrici e lavoratori del terziario, turismo e servizi, settori dove l'incremento dei buoni lavoro è significativo.
"Lavoro domestico, pubblici esercizi, turismo e ora anche il commercio; il voucher viene utilizzato spesso per 'mascherare' prestazioni di lavoro continuative e subordinate più che per regolarizzare rapporti di lavoro realmente occasionali", spiega il sindacato.
"Le finalità del lavoro accessorio erano in origine orientate a regolamentare attività occasionali e saltuarie: in realtà con le modifiche introdotte prima dalla riforma Fornero e poi dal Jobs Act - spiega la Filcams - vi è il rischio concreto che l'effetto sia contrario e che il voucher incentivi l'irregolarità, non essendo più necessario alcun riferimento qualitativo al carattere occasionale della prestazione".
"L'utilizzo di queste tipologie contrattuali sta aumentando la precarietà - spiega il sindacato -: è necessario intervenire subito con controlli ispettivi più frequenti e mirati, per contrastare tutti gli abusi. Nel comparto turistico è più che mai urgente l'apertura di un confronto più generalizzato con il governo. La contraddizione di un settore decisivo per l'economia del paese, che nei fatti genera solo precarietà e povertà per chi vi lavora, va affrontata immediatamente".