“Riteniamo positivo che finalmente il governo prende atto che i lavori non sono tutti uguali, e che l’applicazione dell’anticipo per l’andata in pensione per coloro che svolgono lavori particolarmente faticosi e pesanti”, ha dichiarato oggi (28 gennaio) Vera Lamonica, Segretaria confederale della CGIL a proposito del decreto sui lavori usuranti, varato oggi dal Consiglio dei Ministri, del quale ancora non si conosce il testo, perciò spiega Lamonica “la CGIL attende di conoscere le norme che vengono proposte per dare un giudizio di merito”.
La dirigente sindacale considera il varo del decreto “un atto dovuto” che, sottolinea “attendiamo da anni, per il quale ci siamo battuti, e sul quale si era, con il precedente governo, raggiunto un difficile punto di equilibrio”. La sindacalista ricorda come l’interruzione della legislatura provocò la caduta di quel provvedimento e “oggi, nel riprenderlo – prosegue Lamonica -, è necessario un vero confronto con le parti sociali” per consentire un’applicazione a tutte le fattispecie di lavoratori che hanno diritto, e per impedire – spiega - che spinte, che vengono da più parti, possano peggiorare il testo precedentemente proposto che aveva già notevoli punti di sofferenza”.
Vera Lamonica precisa infine che CGIL, CISL e UIL hanno unitariamente già inviato al governo osservazioni e proposte che, se accolte, possono rispondere positivamente ad una platea significativa di lavoratori. Quelle stesse osservazione saranno ora riproposte alle Commissioni parlamentari.
NOTA DI REDAZIONE:
Vera Lamonica è nata a Lamezia Terme nel 1956. Inizia la sua attività sindacale nel 1978 nella Federbraccianti, organizzando i lavoratori e le lavoratrici agricole durante il periodo caldo delle lotte bracciantili. Passa dalla categoria zonale a quella provinciale di Catanzaro fino a quella regionale.
Nel 1987 entra nella struttura confederale della CGIL regionale Calabria dove segue il Dipartimento mercato del lavoro ed organizza le Leghe dei disoccupati. Nel 1993 viene eletta nella Segreteria regionale della Funzione Pubblica calabrese, con la delega alla sanità, fino al 1997 quando viene diventa segretaria generale della stessa Funzione Pubblica. Ricopre questo incarico fino al 2000, quando viene chiamata nella Segreteria regionale della CGIL Calabria con delega alla pubblica amministrazione ed al mercato del lavoro.
Nel luglio del 2006 diventa la prima Segretaria generale donna della CGIL Calabria. Eletta in Segreteria confederale il 16 Giugno 2008 assume la responsabilità di:
* Legalità e sicurezza
* Politiche delle riforme istituzionali e del federalismo
* Politiche di coesione economica e sociale del Mezzogiorno