19 gennaio 2011

Trattamento meno favorevole in ragione dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità e relativi diritti

Con la presente Vi inoltro una richiesta relativa alle informazioni al riguardo di eventuali trattamenti meno favorevoli in ragione dello stato di gravidanza, nonché di maternità o paternità, anche adottivein ragione della titolarità e dell’esercizio dei relativi diritti.Tale richiesta fa parte della ricerca conoscitiva avviata, nel mese di ottobre u.s. da SLC CGIL Catania e riguarda, in questa prima fase, tutte le aziende del settore TLC.

Cordialità.

Giovanni Pistorio

Spett.le

Vodafone Omnitel n.v.

c.a.dott.ssa Emanuela Sicolo

HR Manager CATANIA


Visto il CCNL di settore per cui l’azienda è previsto fornisca, con cadenza annuale, alle OO.SS. le informazioni previste dall’art. 1 lettera E del CCNL; richiamando le disposizioni previste ai sensi del D.lgs 11.04.2006 n.198 e s.m.i. sul Testo Unico delle Pari Opportunità, per cui, fra l’altro, le aziende con oltre 100 dipendenti sono tenute a redigere un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile da trasmettere alle rappresentanze sindacali e al consigliere di parità, al fine di verificare l’attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne, per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione, alla promozione professionale e alle condizioni di lavoro con particolare attenzione al principio antidiscriminatorio ulteriormente affermato con D.Lgs 25.01.2010 n.5 volto a sanzionare “ogni trattamento meno favorevole in ragione dello stato di gravidanza, nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell’esercizio dei relativi diritti”.

Cio premesso, ed in forza delle disposizioni prima richiamate la scrivente O.S. richiede le seguenti informazioni:

a) l’andamento dell’occupazione distinto per sesso tipologia di contratto ed inquadramento professionale;

b) la situazione lavorativa delle lavoratrici/ lavoratori al rientro dalla maternità/paternità o da un periodo di aspettativa, in particolare:

1. il numero delle lavoratrici madri con figli inferiori a 30 mesi e fino alla maturazione di tale età che hanno effettuato il passaggio temporaneo a tempo parziale con indicazione delle mansioni svolte del settore di appartenenza;

2. il numero dei lavoratori/lavoratrice che hanno avuto variazioni di mansioni e/o ruolo nell’anno successivo al rientro dalla maternità/paternità;

3. il numero dei lavoratori/lavoratrice che hanno chiuso il rapporto di lavoro ed una specifica del numero dei lavoratori/lavoratrici che hanno chiuso il rapporto di lavoro nell’anno successivo al rientro della maternità;

c) andamento della progressione di carriera delle lavoratrici/lavoratori al rientro dalla maternità/paternità o da un periodo di aspettativa;

Certi di un Vs positivo riscontro, distinti saluti

Il Segretario Generale SLC CGIL Catania

Giovanni Pistorio