19 gennaio 2011

“Assemblea dei quadri delegati”. Relazione del Segretario Generale Giuseppe Oliva - NIdiL - Slc Cgil -

Catania, 14 gennaio 2011
Care lavoratrici e cari lavoratori,
Investire sui giovani, scommettere sui giovani, chiamarli a fare la propria parte e dare loro adeguate opportunità. Che questa sia la strada giusta, ho potuto verificarlo in tante occasioni...>> così il Presidente della Repubblica, ricorda agli italiani durante il suo discorso di fine anno che se una nazione non punta sui giovani non ha futuro e sviluppo. Ma per noi non è una novità, perché è stato elemento centrale della manifestazione del 27 novembre.
l'Istat in base ai dati delle stime provvisorie ci dice che il tasso di disoccupazione in Italia è dell' 8,7% . Le persone in cerca di occupazione sono stimate dall'Istat in 2 milioni e 175 mila. Ad aumentare è soprattutto la disoccupazione giovanile: il tasso si è attestato al 28,9%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto a ottobre e di 2,4 punti rispetto a novembre 2009, in Sicilia si sfiora il 39%. Si tratta di un livello record dall'inizio delle serie storiche da gennaio 2004.
Nella realtà catanese però c'è un esempio virtuoso, è quello di Almaviva contact (che si occupa di Information & communication technology). Con l'accordo del 28 luglio 2010 è iniziata una fase di stabilizzazione dei lavoratori in regime di somministrazione, l'accordo prevede l'assunzione a tempo indeterminato di circa 700 lavoratori entro il 30 giugno 2011. Ma questo progetto potrebbe essere messo in discussione dall'annunciata crisi del gruppo ad opera di Alicos.
Alicos che fa parte del gruppo Almaviva, non ha ottenuto il riconoscimento del debito da parte di Alitalia , di circa 7 milioni di euro, questo porterebbe a svalutare del 30% il proprio capitale sociale. Alicos attualmente trasferisce il 50% del flusso della chiamate verso teleperformance, che ha già destinato una quota considerevole del flusso delle chiamate verso l'Albania, delocalizzando il servizio. Se la presunta crisi dovesse arrivare sui tavoli istituzionali potrebbero mancare i presupposti necessari affinché l'accordo possa arrivare al proprio termine finale. Ciò significa che lo sviluppo occupazionale è bloccato, perché oltre a saltare le stabilizzazioni salterebbero anche le missioni dei lavoratori attualmente in somministrazione.
Altro polo dove si addensa un'alta frequenza di lavoratoti atipici è la grande distribuzione; la provincia di Catania dall'ultimo rapporto della Dia pare sia quello con la maggiore percentuale di centri commerciali d'Europa. Il numero di lavoratori in somministrazione a Catania nel 2009 sono stati 17096, per il 2010 è previsto un incremento del 9,2% , mentre sul territorio nazionale l'aumento è del 7,2%. Gran parte delle missioni sono presso i centri commerciali con una durata delle missioni molto breve.

Considerando che l'argomento dell'incontro è la cultura non posso sottrarmi a raccontare quelli che sono stati i tagli alla cultura in Sicilia. Uno settori dove vengono “usati” i precari è proprio quello della produzione culturale. Due esempi su tutti:
1. la casa di produzione Film Commission in Sicilia ha riversato grandissima parte degli investimenti per la produzione della fiction Agrodolce, questo prodotto doveva puntare a valorizzare il territorio siciliano, invece producono solo negli studios, non coinvolgendo il territorio siciliano e Catania che era la capitale del cinema ha visto drasticamente ridurre gli interventi e tutto il settore è al collasso. Bisogna vigilare su le innumerevoli film commission locali provinciali e comunali perché le risorse vengono spesso destinate afinanziare piccoli elaborati che vengono preparati al termine di pseudo corsi di formazione locale.
2. Il FUS ( fondo unico per lo spettacolo ) ha tagliato i fondi del 36,6% nell'ultimo anno passando da 424 milio di euro a 288 milioni di € per il 2011. Dal 2007 ad oggi il fondo è stato ridotto del 65% . I due maggiori teatri della città, il teatro Stabile e il teatro Bellini hanno avuto ridotto i loro budget dalla regione. Il teatro Stabile ha avuto un ridimensionamento che va dai 4,5milioni di euro dell'anno passato a 3,2 milioni di euro,ma ulteriori tagli sono previsti dalla provincia regionale di Catania. Entrambi i teatri, sia bellini che il teatro stabile, hanno già annunciato tagli per la produzione e per la messa in scena di spettacoli. La nostra produzione culturale, fiore all'occhiello di Catania, è messa in ginocchio e i lavoratori che rischiano il lavoro sono in agitazione, ma sono allarmati anche i precari del settore.
Il comparto delle emittenti invece a distanza di un anno non ha ancora visto il rinnovo del CCNL, scaduto ormai da oltre 12 mesi. Il settore è in crisi ed è ad una svolta epocale, il passaggio al digitale terrestre. Passaggio imminente ma non del tutto scontato per alcune delle nostre piccole realtà televisive. Altro nodo cruciale nel settore dell'emittenza rappresenta la libertà dei giornalisti, perché molto spesso e impropriamente sono i telereporter a svolgere anche la funzione del giornalista-reporter. Attualmente i giornalisti hanno come organo di controllo solo i comitati di redazione, e non l'editore. Così facendo il telereporter non è soggetto al controllo di questo organo ma solo al controllo dell'editore, compromettendo la libertà di stampa.
Conclusioni
L'idea del segretario Generale e della segreteria di dare, come argomento centrale delle nostre discussioni di oggi, le culture / la cultura, è molto importante in un periodo dove pare proprio che i significanti delle culture siano sempre sotto i riflettori dell'opinione pubblica. A mio modesto avviso la cultura del lavoro deve tornare centrale nella vita dei giovani, perché oggi a causa dei lavori sempre più precari non si riesce a trasmette il valore del lavoro e la cultura del lavoro , cosa assai grave per una repubblica fondata sul Lavoro.


Il Segretario Generale del NIdiL CGIL
Giuseppe Oliva