21 gennaio 2011

187.1- Telecom Catania: Comunicato ufficiale del 21 - Gennaio - 2011

COMUNICATO
Razionalizzazione, solidarietà, ristrutturazione, costi...... è veramente questo il problema di Telecom Italia o più diffusamente l'incapacità imprenditoriale a sostenere i progetti che come sempre viene strapagata dai lavoratori sacrificati nel nome del mantenimento dell' occupazione?
E’ in questo terreno di coltura che, purtroppo, spesso proliferano micro-organismi che a cui si attribuiscono ruoli di responsabilità e la cui azione si caratterizza non per il buon senso e per la lungimiranza ma per l’organica inconsistenza.
Quanto, a tal proposito, avviene presso il 187.1 di Catania è significativo ed emblematico.
Presso tale struttura, infatti, nonostante le rappresentanze sindacali a più riprese abbiano tentato di interloquire ai diversi livelli di responsabilità, e ciò al fine di rasserenare l’ambiente, non passa giorno che l’interlocuzione non agisca facendo violenza alle regole e agli accordi già superiormente sanciti, e ciò a mezzo di atteggiamenti sterili volti a coercizzare mentalmente chi lavora.
Chi detta i “tempi”, presso il 187.1 di Catania, quasi fosse il musico di una galera romana, lo fa lasciandosi guidare dal proprio umore che dovrebbe essere esplicitamente compreso, dalle masse operaie, in virtù dei cambi di tonalità vocale.

I meccanismi premianti appaiono inintelligibili; ancor oggi non ci è dato capire se il premiato è colui che lavora con più costanza, colui che in un impennata d’orgoglio migliora le “performance” o chiunque altro; a quanto pare si potrebbe ipotizzare che i destinatari siano sempre gli stessi. Per quanto riguarda le ferie, a quanto pare, vengono assegnate quasi si fosse in una “riffa” dove si sorteggia il periodo e la quantità. E’ chiaro, a tal proposito, che le percentuali dichiarate sono basse, e tutti dobbiamo far sacrifici se il collega deve andar in ferie; purtroppo poi si scopre che la percentuale comunicata non è quella realmente trasmessa da DG.
Altrettante obiezioni nascono rispetto all’utilizzo dei dati acquisiti attraverso i sondaggi sulla clientela, sui quali dovrebbero valere i vincoli imposti dalla privacy e che vengono utilizzati in maniera impropria per stilare pagelle non solo per team, ma anche per i singoli operatori; ricordiamo a tal fine che il controllo ad personam è vietato dall’art.4 legge 300 e che su tale questione è in corso una discussione in sede di una apposita commissione CCNL.
Dire basta a tutto ciò è un obbligo per tutti noi.
Se altri pensano che, che qualcuno potrebbe pagare per quanto affermato e che la miglior via è ricercare pericolose connivenze si sbaglia.
Se si spera che qualcuno possa essere intimidito attraverso pseudo-informative, riservate o meno, inerenti altre problematiche, e ciò al fine di indurre a più miti consigli, commette un errore valutativo grossolano.
Questa O. S. considera non tollerabile la lesione della dignità dei lavoratori e l’imbarbarimento del diritto.
Si invita pertanto l’Azienda a voler ripristinare le normali regole relazionali e a rispettare gli accordi nonchè l'intelligenza delle persone che al 187.1 operano.
Se ciò non dovesse avvenire ci vedremo costretti ad intervenire presso le strutture competenti per il ripristino delle regole.
Il Segretario Generale SLC-CGIL Catania
Giovanni Pistorio