Il 26 aprile 2016, è ripreso il confronto con i vertici dell’azienda a seguito del verbale d’incontro definito dal Ministero dello Sviluppo Economico che indicava alle parti una soluzione atta a revocare i licenziamenti e utilizzare un nuovo periodo di contratto di solidarietà sino alla fine del prossimo mese di novembre.
L’azienda, in apertura, ha manifestato la volontà di aderire alle proposte del Governo con il solo intento di “comprare” tempo per consentire all’esecutivo di intervenire con soluzioni che modifichino le condizioni di mercato, considerate da tutti il vero problema della crisi del settore.
In tale ambito, la decisione di prorogare il contratto di solidarietà sino a novembre non rappresenterebbe la soluzione alle problematiche che hanno portato l’azienda ad aprire le procedure di licenziamento, ma una opportunità per evitare il ricorso ai licenziamenti, rinviando, eventualmente, tale decisione a valle degli interventi proposti dal Governo per il riordino del settore.
Per raggiungere questo obiettivo, in linea con i contenuti del verbale d’incontro del Ministero, l’azienda ha proposto di sottoscrivere un nuovo accordo con i seguenti contenuti:
* Revoca della procedura di licenziamento avviata in data 21 marzo 2016;
* Definizione di un nuovo accordo di solidarietà, in continuità a quello esistente agganciato alla procedura aperta e chiusa nel mese di dicembre 2015 con percentuali massime per Rende 3%, Catania 7%, Milano 13%, Napoli 35%, Palermo e Roma 45%.
* La programmazione della solidarietà sarà effettuata ogni 15 giorni, con piano mensile e rimodulazione a metà mese;
* La programmazione sarà verticale per il personale PT a 4 ore e a tempo pieno, mista (verticale e/o orizzontale) per il personale PT a 5/6 ore;
* L’azienda, in continuità a quanto previsto dall’accordo vigente, garantirà un’integrazione economica pari all’80% della retribuzione per la quota parte di solidarietà che ecceda il 25%; analogamente l’azienda nel programmare la solidarietà garantirà che il reddito del singolo lavoratore garantisca il mantenimento degli 80 euro del “bonus Renzi”;
* L’azienda garantirà l’anticipo dell’integrazione economica (pari al 50%) a condizione che le istituzioni completino le procedure di rimborso entro i due mesi successivi al trimestre in esame (esempio: trimestre gennaio, febbraio, marzo l’azienda anticipa l’integrazione sino a maggio, se entro tale mese non riceverà il rimborso dall’Inps sospenderà l’anticipazione).
Sulla base di questi contenuti si è, inoltre, dichiarata disponibile a accettare domande di trasferimento del personale da sedi con più alta solidarietà a sedi con solidarietà minore e valutare, se la normativa lo consentisse, di accompagnare la solidarietà con una mobilità volontaria, cosi come su una più puntuale programmazione della formazione.
Le OO.SS, pur individuando alcuni ambiti di criticità, vedi la solidarietà orizzontale per il personale PT a 5/6 ore e una incertezza sul mantenimento dei contratti e dei volumi sugli attuali siti, tematiche che dovranno essere affrontate all’atto della ripresa del confronto, hanno deciso, vista la estrema complessità della vertenza, di sospendere la trattativa e procedere alla consultazione dei lavoratori.
Infatti, l’accordo non risolve i problemi strutturali del settore che sono stati sollevati dalle lavoratrici e dai lavoratori di Almaviva, però consentirebbe di guadagnare 6 mesi di tempo per consentire al tavolo di crisi nazionale, istituito preso il Ministero dello Sviluppo Economico, di incidere sulle cause che determinano le ripetute crisi aziendali, anche attraverso i tavoli di monitoraggio che verranno istituiti, compreso quello specifico per Almaviva Contact.
Tale opportunità è necessario che sia condivisa dall’insieme dei lavoratori, per diffondere la consapevolezza che non siamo alla presenza di una soluzione strutturale ma che la vertenza dovrà continuare per scongiurare definitivamente il rischio dei licenziamenti.
Per questo entro il 3 maggio p.v. andranno proclamate le assemblee dei lavoratori di ogni sito che dovranno esprimersi, con voto certificato, sui contenuti del possibile accordo riportati nel presente comunicato.
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL