Un noir, realizzato in vista dello sciopero nazionale dei lavoratori dei call center del 21 novembre, dedicato al fenomeno delle delocalizzazioni, cioè al trasferimento del lavoro all'estero, che sta piegando il settore dei call center. Un modo originale, quello dei thriller sindacali, di raccontare i problemi del mondo del lavoro e dei lavoratori. Il protagonista de L’assassino del call center è proprio un imprenditore che sceglie di portare all'estero la sua attività. Un'antieroe che trasferisce cuffie e telefoni in Transnitria, regione moldava autoproclamatasi autonoma, resa nota da una recente puntata della trasmissione d'inchiesta Report. Uno dei pochi riferimenti diretti presenti nel cortometraggio, tutto giocato su riferimenti non espliciti. Come le citazioni del presidente del consiglio Matteo Renzi, mai nominato ma più volte chiamato in causa. Regia di Riccardo Napoli, lo stesso dei riuscitissimi videospot "Roma Calling" (sulla manifestazione Cgil del 25 ottobre) e "Buongiorno sono Lucia" (sullo sciopero dei call center del 4 giugno). Interpreti Lucia Fossi e Francesco Russo, Desy Arena, Natale Falà e Massimo Allegra. Da un'idea di Massimo Malerba