Abbiamo già detto nelle nostre assemblee cosa pensiamo delle modalità con le quali Telecom, per la prima volta nella sua quasi centenaria storia, è scesa in campo pesantemente per far propaganda al proprio testo: vere e proprie assemblee, telefonate a casa dei telelavoristi, arroganza che mostra chiaramente una debolezza.
Abbiamo già detto, che con il referendum si sta inscenando una”pantomima"che non porta da nessuna parte.
Abbiamo assistito a disquisizioni di ogni tipo: sobrie, pacate, minacciose, parziali.
Purtroppo oggi, dobbiamo constatare che c'è qualcuno che va oltre ogni peggiore aspettativa.
Va bene la propaganda, ma quando si arriva utilizzare le bugie (sono stati sbandierare fantomatici accordi in altre aziende TLC dove sono previsti i controlli a distanza, FALSO!!!! ) e fatto ancora più grave quando si offende un popolo ed a una terra che sicuramente vive drammi secolari, ma che ha tanto da insegnare in tema di dignità, vuol dire che si è toccato il fondo.
Vorremmo rassicurare il Dott. Pelliccia sul fatto che nonostante a Palermo in giro non ci siano alternative, le lavoratrici ed i lavoratori terranno alta la testa con dignità difendendo i loro diritti contro i ricatti.
Ci auguriamo che la frase “voi siete a Palermo e basta guardare fuori quello che c'è... ”, che il bravo responsabile d'azienda non è riuscito a trattenere come si era ripromesso nel suo viaggio in aereo, sia stata detta a titolo esclusivamente personale. Ci attendiamo pertanto pronta dissociazione da parte di Telecom da tali posizioni e atteggiamenti.
Slc-CGIL Sicilia