"La legge che prevede il nuovo ISEE è una norma importante, nata per garantire equità e giustizia nell'accesso alle prestazioni e ai servizi gratuiti e/o agevolati. Ma questi obiettivi rischiano di essere traditi a causa delle inadempienze e dei ritardi del Governo nella predisposizione degli atti e delle condizioni che ne devono consentire un corretto utilizzo". Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, in merito alla riforma dell'indicatore della situazione economica delle famiglie che entrerà in vigore il 1° gennaio 2015.
"Ad oggi non è stato predisposto il sistema dei controlli previsto dalla legge per accertare la veridicità della situazione economica dichiarata: molti contribuenti onesti - spiega Lamonica - continueranno ad essere esclusi dai servizi cui avrebbero diritto a vantaggio degli evasori fiscali".
"La legge prevede cambiamenti significativi nel metodo di calcolo dell'indicatore e gli effetti concreti di questa modifica debbono essere valutati attentamente e affrontati con i regolamenti degli enti che erogano servizi e prestazioni”. “Ma - sottolinea la dirigente sindacale - i tempi brevi previsti per l'adeguamento di questi ultimi alle nuove soglie (30 giorni), l'assenza di un periodo di sperimentazione nonostante la ripetuta e vana richiesta del sindacato, e i diversi punti ancora non chiariti (ad esempio come i vari enti interessati possano dialogare tra loro) ci fanno temere che il 'nuovo' ISEE partirà con i 'vecchi' regolamenti".
Per Lamonica "l'incrocio tra vecchi e nuovi criteri, l'approssimazione con cui si avvia il percorso, metteranno ancora una volta in difficoltà i cittadini, in particolare quelli più deboli, che più di altri hanno diritto e bisogno a che le sempre più scarse risorse per il welfare vengano impiegate bene ed equamente".
"Il nuovo ISEE - continua la segretaria - non può diventare un'altra occasione di complicazione della vita degli italiani, né tanto meno una modalità surrettizia per ridurre e limitare l'accesso ai servizi e alle prestazioni. Per essere il segno di una svolta positiva è necessario che parta correttamente e che, in tempi e modi chiari e certi, se ne possano valutare gli effetti e correggere eventuali criticità". "Per questo - conclude Lamonica - la Cgil chiede l'immediata convocazione del tavolo di monitoraggio composto da tutti i soggetti interessati, istituzioni, Enti Locali e parti sociali, previsto dalla normativa e mai convocato".
Isee, cambia tutto: ecco le novità da gennaio 2015
Con l' Indicatore della situazione economica equivalente, per tutti "Isee", si calcola la situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate. Da gennaio 2015 per l'indicatore calcolato con riferimento al nucleo familiare del richiedente e che tiene conto del reddito e del patrimonio, cambia tutto. Queste le novità.
IL NUOVO ISEE - Il nuovo Isee darà più peso al patrimonio, terrà conto dei redditi esenti da Irpef (come pensioni di invalidità o assegni di accompagnamento) e della giacenza media annua dei conti correnti.
COMUNI E REGIONI - I Comuni sono chiamati a ridefinire le soglie di accesso alle prestazioni sociali agevolate che erogano (contributi per ricoveri per gli anziani o sconti per le rette degli asili nido). Anche le Regioni dovranno adeguare i regolamenti in alcune materie su cui hanno competenza (edilizia residenziale o campo socio-sanitario).
BONUS BEBE' - Con l'Isee si calcolano sussidi comunali per il sostegno al reddito, assegni al nucleo familiare con tre figli minori, tariffe agevolate per gas ed energia, carta acquisti. Dovrebbe essere legato all'Isee, dal 2015, anche il bonus bebé.
TARES - Per la Tares, il tributo per la gestione dei rifiuti, i regolamenti di diversi Comuni prevedono sconti o esenzioni sugli importi da versare (più salati rispetto alla vecchia Tarsu) in base alla situazione economica della famiglia.
VALIDITA' - Cambia anhe la durata di validità della dichiarazione sostitutiva che non sarà più annuale, ma sarà valida solo nel periodo compreso tra la data della presentazione al 15 gennaio dell’anno successivo. Ad esempio, se si richiede l’ISEE a gennaio 2015 questo sarà valido un anno, ma se si richiede a giugno, la validità sarà solo di 6 mesi.