Si è conclusa oggi, primo dicembre, dopo un lungo confronto, la trattativa sulla verifica del Caring.
Purtroppo, nonostante SLC-Cgil abbia partecipato da protagonista con le proposte della piattaforma per trovare un punto di equilibrio sostenibile,
fistel-cisl e uilcom-uil hanno condiviso la posizione aziendale.
Telecom ha comunicato che il testo consegnato il giorno 25 novembre non era modificabile nella sostanza e quindi SLC-Cgil ha espresso la propria contrarietà. Rigettata ogni provocazione sulla societarizzazione come alternativa all'accordo.
In particolare il punto centrale di contestazione da parte della SLC Cgil è il modello del CLOUD (CARING PERFORMANCE MANAGEMENT) che prevede un costante monitoraggio delle performance individuali e contraddizioni evidenti con la reale situazione aziendale nel CARING.
Come sarà possibile da parte di Fistel e soprattutto di Uilcom Uil (che sciopererà con la Cgil il 12 dicembre proprio sugli stessi argomenti):
1)consentire una sostanziale deroga all'art. 57 del contratto di settore TLC, dove si parla di estrapolazione dei dati a livello di modulo/gruppo/aggregato, con il rischio di coinvolgere le altre società di TLC ?
2)consentire il rischio di produrre conseguenze su OPEN ACCESS e altre aziende del settore dove il dato è ancora aggregato e dove ad esempio in commissione controllo a distanza, Fistel-cisl e Uilcom-UIL hanno convenuto con SLC-Cgil di impedire di vedere all' AOT (assistente) i dati del singolo lavoratore ?
3)consentire la sostanziale modifica degli accordi del Caring dal CRM del 2003 in avanti che prevedono che i dati siano in forma aggregata ovvero di modulo ?
4)spiegare che i centri di governo (non solo la Regia) potranno vedere i dati del singolo legittimamente in tempo praticamente reale ?
5)spiegare ai lavoratori che negli incontri periodici mensili non potrà chiedere la presenza di un sindacalista che non sia di Fistel-cisl o di Uilcom-UIL tra l'altro come sanzionato dalla cassazione nel caso FIAT-FIOM ?
6) difendere le lavoratrici dalle "mascherate e velate" pressioni che si eserciteranno sui propri risultati individuali quotidianamente al di fuori degli incontri mensili ufficiali ?
7)spiegare che alcune sedi chiudono inspiegabilmente pur essendo a costo zero ed altre restano aperte nonostante i costi ? (vedi Pesaro)
8)spiegare che Telecom voglia incontrare mensilmente i lavoratori del Caring per fare formazione se fino ad oggi non se ne è fatta mai ?
9)spiegare che telecom non riassorbirà il canvass nel premio di risultato ma che tali obiettivi rimarranno con aumentando di fatto le conseguenti pressioni fino a livello di singolo ?
10)spiegare che sulle ferie le percentuali non solo non miglioreranno ma in alcuni periodi peggioreranno ?
Ora Telecom ha dato tempo ai sindacati fino al 20 di dicembre per fare il referendum, come ha lei stesso ha indicato !!!
SLC CGIL spiegherà con queste ed altre obiezioni che non è credibile un nuovo modello che parte da atti UNILATERALI, ad esempio facendosi lo skill inventory tutto da soli, senza farlo conoscere, o chiedendo una svolta culturale ai singoli con un forte contributo personale di prestazione, se proprio l'azienda non è disponibile a cambiare la SUA cultura del "bastone e la carota".
Cgil ha lavorato a lungo nella trattativa per un sistema più produttivo, ma NON è possibile scaricare sui singoli lavoratori, le disorganizzazioni, le diseconomie, i malfunzionamenti, la mancata erogazione di formazione, i sistemi informatici inefficienti, le politiche commerciali contorte e tutto il peso degli obiettivi dei responsabili.
Se il CONTROLLO DEL SINGOLO viene contrapposto al RICATTO della SOCIETARIZZAZIONE il referendum è FALSATO, non si parla più di MERITO ma di RICATTO. E' questa la modernità tanto evocata ?
Le lavoratrici e i lavoratori saranno direttamente interessate e avranno loro le conseguenze quotidiane, ma aspettiamo fiduciosi e vigileremo affinché tutto si svolga regolarmente.
Intanto SLC CGIL sciopererà contro il JOBS ACT che inevitabilmente s'intreccerà con questi accordi.