L'Autorità per la concorrenza e il mercato ha prorogato a fine luglio 2016, su richiesta di Telecom Italia, l'istruttoria con la quale ha contestato alla compagnia telefonica di non aver eliminato la disparità di trattamento nei confronti dei concorrenti nell'acquisto all'ingrosso delle linee.
Lo si legge nel Bollettino Antitrust pubblicato oggi.
L'Autorità spiega che è "necessario accogliere l'istanza presentata da Telecom Italia, disponendo il differimento del termine di conclusione del procedimento, anche al fine di effettuare approfondimenti in merito alle informazioni che Telecom Italia ha trasmesso. Tale differimento consentirà anche di valutare l'effettiva implementazione da parte di Telecom Italia" del progetto di riforma del servizio.
La compagnia telefonica "ha annunciato, nel corso dell'audizione tenutasi presso gli uffici dell'Autorità il data 10 novembre 2015, di avere avviato un progetto di riforma dell'attuale modello di equivalenza nell'accesso alla rete" che si pone l'obiettivo di mettere sullo stesso piano le richieste dei concorrenti con quelle provenienti dalla propria direzione commerciale.
A luglio del 2015 l'Autorità, su sollecitazione di Fastweb e Wind, ha aperto un procedimento per inottemperanza di una propria delibera con la quale aveva ordinato a Telecom di eliminare le discriminazioni nei confronti degli altri operatori nella fase di acquisizione delle linee per i clienti.