05 gennaio 2016

Vertenza Almaviva al Ministero del Lavoro - 5 gennaio 2016

Questa mattina le OO. SS. hanno incontrato il Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle politiche sociali Teresa Bellanova presso il Ministero del Lavoro, in seguito alla richiesta avanzata dai sindacati nei giorni successivi al Natale.
Il tema dell’incontro è stato il nuovo inquadramento previdenziale di Almaviva che - come è noto - è stato spostato dal settore merceologico dell’industria a quello del terziario, la cui conseguenza è che l’azienda non ha più accesso agli ammortizzatori sociali ordinari bensì solamente a quelli in deroga, come è stato evidenziato nell’incontro del 18 dicembre u.s. che ha portato ad un nuovo accordo per il contratto di solidarietà di tipo B.
Le OO.SS. hanno ribadito il motivo per cui l’incontro era stato richiesto, aggiungendo al caso specifico di Almaviva il fatto che il settore dei call center necessiti in maniera evidente di un riordino complessivo, che passa anche per una decisione chiara sul far rientrare le aziende di customer nell’inquadramento previdenziale dell’industria e per l’approvazione delle clausole sociali negli appalti del settore.
Il Ministero, pur comprendendo la preoccupazione delle OO.SS., ha ribadito che il cambio di inquadramento è una decisione sovrana dell’INPS, sulla quale non ha voce in capitolo.
Ha inoltre confermato l’intento di non lasciare scoperti da tutela le lavoratrici e i lavoratori che operano nel settore, contando però solo sul finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga appena approvato nella legge di stabilità.
Infine, ha fatto sapere che intende adoperarsi per trovare una soluzione alla mancanza di integrazione salariale per le lavoratrici e i lavoratori di Almaviva del mese di dicembre 2015, poiché questa si è determinata per la retroattività della decisione dell’INPS sul cambio di inquadramento previdenziale.
Le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL si incontreranno il 7 gennaio p.v. per programmare ulteriori iniziative necessarie a proseguire la vertenza in modo più stringente, portando la questione anche su altri tavoli istituzionali.