
"L'impresa, afferma il Segretario Giacomo Rota, deve avere una responsabilità sociale verso le lavoratrici ed i lavoratori e verso il territorio dove è collocata. Quindi l'impresa vive nel territorio ed in funzione di quel territorio prende denaro,avvolte anche pubblico, ed usufruisce di agevolazioni che, magari, in altre realtà non avrebbe mai avuto. Non può, di conseguenza, fare cassa ed andarsene. Non possiamo permetterci di farci dire, scusate adesso vado in altre zone( Calabria, Romania, Tunisia....) ad incassare e fare profitti sfruttando altre risorse.
Non può farlo e se viene fatto, lo si fa, perchè gli viene consentito da una classe politica imbelle. Il ragionamento è semplice. Se tu come azienda giochi con i soldi dello Stato non puoi decidere che diventi liberista un minuto dopo che hai finito di prendere denaro dallo Stato, perchè se liberista eri non li pigliavi, a maggior ragione, prima. Cari compagni, la SLC gestisce e difende uno dei pezzi più belli ed importanti che è quello di avere una comunicazione libera, e su questo noi non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo deflettere un minuto, perchè il livello della SLC deve essere un livello sempre più confederale ed oltre ai diritti e la dignità dei lavoratori che vengono messi in discussione ovunque, abbiamo il dovere di combattere contro un potere che vuole il silenzio, un silenzio che noi dobbiamo contrastare con tutte le nostre forze. Ribadisco, quindi, che abbiamo bisogno di una SLC CONFEDERALE all'interno di un SINDACATO CONFEDERALE, dove il livello di confederalità sia altissimo, perchè noi alla fine di questo Congresso consegneremo al Paese, alle lavoratrici ed ai lavoratori una CGIL più forte e più ricca. Quindi vi invito a partecipare in massa e con forza allo sciopero del 12 Marzo.
Uno sciopero che è la base della libertà e si sciopererà per l'equità fiscale, lo sviluppo ed anche per far capire "A CERTI SINDACATI" che il nostro modo di essere e fare sindacato non è discutibile. Noi non mettiamo in svendita noi stessi. Noi manteniamo e continueremo a mantenere la nostra identità. Non siamo disponibili a contrattare soldi e bilateralità (quella sbagliata) in cambio dell'autonomia della CGIL. Noi siamo un sindacato che vive delle deleghe degli iscritti, non ci interessa nessun tipo di scambio. Questa è la lezione che dobbiamo apprendere. Questa è la strada da percorrere insieme ed ovunque".
Giacomo Rota
Segretario Confederele Cgil Catania