14 marzo 2010

TELECOM: NO ALL’ ESTERNALIZZAZIONE DI IT OPERATION.

CHIUSA CON ESITO NEGATIVO LA PROCEDURA DI LEGGE:
Il giorno 11 marzo 2010 si è svolto un incontro, nell’ambito delle procedure di legge per la cessione del ramo d’azienda IT Operation a SSC, tra Telecom Italia e le Segreterie Nazionali di SLC FISTEL e UILCOM unitamente alle RSU interessate.
Nel corso dell’incontro l’azienda ha ribadito la decisione di non procedere più alla vendita di SSC e di cedere invece alla stessa SSC, dal 1 aprile 2010, il ramo d’azienda denominato IT Operations composto da circa 2150 lavoratori oggi in Telecom Italia, nell’ambito di una complessiva riorganizzazione dell’informatica di gruppo.
La nuova SSC così composta costituirà la “fabbrica” del software del gruppo, mentre le funzioni legate alla parte di progettazione dei processi informatici e di interfaccia con la nuova SSC rimarranno all’interno di Telecom Italia.
Sempre da parte aziendale è stato anche confermato che, una volta realizzata la suddetta operazione di cessione di ramo, sarà necessario procedere nella nuova SSC ad operazioni di “efficientamento” per riportare il costo del lavoro a livelli paragonabili con quelli del mercato esterno, e che tali interventi saranno necessari, alla luce del piano industriale previsto per fine mese, anche in diversi settori di Telecom Italia (customer, aree di staff, rete, nel resto del versante informatico interno, ecc). Tali esigenze sarebbero determinate dalla situazione di mercato attuale, dalla persistenza di un debito importante, dalla riduzione dei margini.
Le RSU presenti hanno denunciato nel merito le ondivaghe politiche industriali susseguitesi nel corso degli anni nel settore informatico, i fenomeni di depauperamento professionale causati da scelte industriali sbagliate, la storica presenza di un elevatissimo ricorso alle consulenze, scelte manageriali sbagliate che hanno determinato sprechi ed inefficienze, temi da sempre denunciati dal sindacato e che hanno sempre trovato scarso riscontro da parte aziendale.
Inoltre la delegazione ha confermato a Telecom Italia l’assoluta non rispondenza tra le attività effettivamente svolte da molti lavoratori e le recenti “attribuzioni” al settore in questione ed ha denunciato con forza una situazione determinata esclusivamente da esigenze aziendali di budget, per le quali a questi lavoratori sono state date nel corso del tempo precise disposizioni di attribuzione dei tempi lavoratovi.
Le Segreterie nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL hanno ribadito che:
➢ La vertenza che ha visto protagonista SSC nel corso dello scorso anno aveva lo scopo di ottenere una maggiore integrazione di SSC dentro Telecom Italia e non l’opposto.
➢ La disponibilità dei lavoratori e del sindacato a confrontarsi seriamente sul tema del costo del lavoro in SSC (manifestata anche in occasione degli incontri al Ministero per lo sviluppo economico) era stata già evidente in occasione dei processi di armonizzazione effettuati all’inizio del 2009 e conclusi con accordi sindacali dopo un articolato confronto.
➢ La scelta di Telecom Italia di ricreare un polo informatico nell’ambito del gruppo - ma esterno a Telecom - oltre a contraddire scelte industriali che solo qualche anno fa avevano riportato IT Telecom all’interno della casa madre, riapre scenari incerti per il futuro di migliaia di lavoratori.
➢ Risulta incomprensibile il perché tale operazione veda la luce senza che il sindacato ed i lavoratori abbiano chiaro lo scenario complessivo che sarà determinato, tra pochi giorni, dal nuovo piano industriale.
➢ Le affermazioni aziendali intorno alla necessità di razionalizzazione dei costi industriali ed “efficientamento” degli organici in vaste aree di Telecom, oltre che di SSC, non fanno che confermare i timori di una nuova stagione caratterizzata da pesanti dichiarazioni di esuberi.
➢ Non è più possibile pensare che, anche a fronte di scelte manageriali palesemente sbagliate, nell’Informatica come nel resto di Telecom Italia, qualcuno pensi che a pagare debbano essere ancora solo ed esclusivamente i lavoratori
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL hanno quindi chiesto il ritiro della procedura di cessione di ramo d’azienda in questione ed il rientro in Telecom Italia dei lavoratori SSC, allo stesso modo in cui Pirelli aveva reinternalizzato le proprie risorse dopo lo scioglimento della società consortile.
L’azienda ha invece confermato l’intenzione di procedere allo scorporo del settore IT Operazions in SSC a partire dal 1 aprile p.v..
A questo punto la delegazione sindacale ha dichiarato di considerare chiusa la procedura di legge con esito negativo, non sussistendo più le condizioni per una eventuale prosecuzione del confronto, preannunciando a Telecom Italia una durissima stagione di lotta.
Per dare un primo chiaro segnale della contrarietà dei lavoratori e del sindacato a questa grave decisione aziendale,
SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL proclamano
un primo sciopero nazionale intero turno dell’intera funzione Information Technology in ambito Technology & Operation per martedì 23 marzo 2010
Per lo stesso giorno viene proclamato anche lo sciopero nazionale intero turno dei lavoratori di SSC
Nei prossimi giorni verranno effettuate le assemblee dei lavoratori in tutto il territorio nazionale per una informativa più puntuale della situazione e per decidere ulteriori iniziative territoriali a sostegno della vertenza.

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL