“Si dividono ancora di più le strade fra i sindacati, nostra mobilitazione continua”
Roma, 11 marzo - “Il collegato lavoro è incostituzionale perche viola, tra gli altri, l’articolo 24 della costituzione che riconosce il diritto di ogni cittadino a ricorrere al giudice per difendere i propri interessi”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che aggiunge: “Dunque anche l’avviso comune, chiaramente preordinato da Sacconi e dagli altri firmatari, assume un carattere incostituzionale. Nessuno si illuda: la Cgil risponderà sia sul piano legale che su quello sindacale a questo attacco ai lavoratori per tutelarli nella loro prerogativa a difendere i propri diritti come meglio credono, a cominciare dai diritti dei lavoratori più giovani e più deboli”.
Secondo Epifani “prosegue il disegno che punta ad abbassare tutele e diritti. Le imprese si assumono così un’ulteriore responsabilità verso i lavoratori proprio mentre, a causa della crisi, centinaia di migliaia di persone sono in cassa integrazione o perdono il proprio lavoro”. Inoltre, continua il numero uno della Cgil, “il segretario della Cisl aveva affermato che non avrebbe acconsentito ad alcun ricatto nei confronti dei lavoratori al momento dell’assunzione: ma il senso dell’intesa sottoscritta oggi è esattamente questo. Così si dividono ancora di più le strade fra i sindacati e tutto questo rafforza le ragioni dello sciopero di domani e la Cgil continuerà con tutte le forme di mobilitazione necessarie per vincere questa battaglia”.
“Non si pensi - conclude Epifani - di nascondersi dietro l’esclusione dall’arbitrato dell’articolo 18, cosa peraltro tutta da verificare, perché la legge riguarda l’insieme di tutti i diritti e ogni altro aspetto della vita e delle condizioni dei lavoratori”