Cari colleghi,
dopo una lunga convalescenza, mi permetto di fare poche riflessioni su quello che sarà il nostro futuro all'interno di Telecom Italia. Senza alcun dubbio le politiche del settore TLC sono legate all'azienda più grande sia in termini di utenza ma soprattutto dal punto di vista industriale. Rete, customer, IT, rappresentano per noi una i poli più importanti e strategici in Telecom. Come avrete letto, proprio giovedì a Roma si è tenuto la prima convocazione ai termini di legge per lo scorporo dell'informatica, con esito negativo , ovviamente, ma l'aria che si respirava dentro quelle sedi istituzionale era un aria molto pesante ed i cori delle RSU Nazionali verso la nostra azienda lo attestano (Buffoni, buffoni e ladri ). Le note vicende hanno fatto si che Telecom ritardasse il Piano industriale e con i soliti colpi di mano si arrivasse ad una prima cessione di ramo, con circa 2.100 lavoratori coinvolti. Le notizie che arrivano anche per gli altri poli strategici non sono per niente buone, anzi le voci si fanno sempre più concrete e vere. Si cederà il customer??? Rimarrà solo Open Access??? queste sono le domande che ogni giorno come lavoratori e come sindacalisti ci facciamo. Le probabilità sono altissime e questa azienda non garantirà occupazione ma solo come da tempo fa, recupero di soldi e finanze perse per la mala politica industriale fatta negli anni. Come RSU Nazionale sento la necessità di mantenervi sempre al corrente di quello che si farà a livello nazionale. Una è la posizione che terrò fino alla " MORTE" ai tavoli romani, non accetterò mai 1 esubero, non possiamo più pagare per il lavoro fatto da un management poco credibile e onesto ma su questo l'unità tra lavoratori diventerà un arma fondamentale per bloccare le azioni delinquenziali contro i lavoratori Telecom. Non pensate minimamente che il prossimo piano industriale metta nero su bianco i probabili 11.000 esuberi questa azienda sicuramente andrà avanti ad ordini di servizio e mobilità professionali ed è per questo che dobbiamo iniziare, tutti, a prendere coscienza di quello che potrà accadere e di mobilitarci per salvaguardare la nostra occupazione e la nostra dignità di lavoratori. Ricordatevi sempre, l'azienda cercherà di fare apparire le tragedie più grandi come strumento unico per il futuro, cercherà, come ha fatto fino ad oggi, di mettere lavoratore contro lavoratore sia esso tecnico o operatore del call center per isolarci e distruggerci, cerchiamo di non cadere in tranelli così, ma di difenderci con le armi della solidarietà e della correttezza, ne vale del nostro futuro, dei nostri figli e dei lavoratori tutti del settore. Un saluto di cuore...
Davide Foti
RSU/RLS Sicilia
Componente coordinamento Nazionale RSU