Cari compagni,credo non sia più ormai un segreto il fatto che a giorni lascerò la segreteria nazionale Slc per ricoprire un nuovo incarico in Confederazione.
Dopo quasi sei anni di permanenza in quella che ha rappresentato una delle più importanti esperienze sindacali della mia vita sento quindi il bisogno di ringraziare quanti di voi hanno condiviso questo "pezzo di vita" insieme a me.
Tante sono state le battaglie combattute, alcune vinte, altre non ancora...tanti gli ideali condivisi, le risate, le tristezze, troppi i compagni che hanno lasciato un vuoto enorme con la loro scomparsa...
Se provo a riavvolgere il nastro le immagini che mi tornano alla mente sono infinite...penso al periodo in cui seguivo i servizi postali, alla battaglia di civiltà condotta insieme agli uomini e alle donne della slc per affermare il principio che la maternità è un diritto inalienabile e che per questo motivo nessuna discriminazione economica sarebbe stata accettata! In quell'occasione non firmammo un vergognoso accordo sul pdr che rappresentava una sorta di selezione sociale della specie, fatta principalmente di ciò che di più debole può esserci dentro un'azienda, in cui ad essere penalizzati erano anche gli infortunati, i fruitori dei permessi previsti dalla Legge 104 per l’assistenza a portatori di handicap o malati gravi e persino i donatori di sangue, senza dimenticare coloro che avrebbero esercitato il diritto allo sciopero. Quella battaglia duro' 7 mesi, ma alla fine quella brutta pagina fu riscritta affermando il principio che una trattativa non è mai solo un fatto tra due parti.
E’ anche un modo per declinare costumi, abitudini e comportamenti di un paese.
In quella circostanza la nostra capacità di intrecciare rapporti e di costruire relazioni con pezzi importanti della società (che è insita nel DNA della CGIL e non ha bisogno di avere alcuna "etichetta") ha finito per accerchiare persino un’azienda come Poste, costringendola a firmare un nuovo accordo che, fatto assai insolito nella storia della contrattazione italiana, ha modificato profondamente ampie parti di quello in vigore.
Naturalmente gli aneddoti, le battaglie, le sconfitte e le conquiste di quel periodo furono tante, ( il rinnovo del CCNL in condizioni pesantissime, il contrasto alla "clausola compromissoria", le elezioni delle RSU...) ma di questa vittoria sono particolarmente orgogliosa e grata a coloro che l'hanno resa possibile insieme a me.
Così come ho vissuto con grande passione il cambio di delega, la creazione di una nuova area, quella della produzione multimediale, che mi ha dato l'opportunità di confrontarmi anche al di fuori della categoria su temi essenziali per la vita stessa della democrazia del paese.
Ho conosciuto tante compagne e tanti compagni, insieme ai quali la SLC, ha dato il suo contributo per difendere il pluralismo dell'informazione, i prodotti editoriali e culturali e con essi i lavoratori che ogni giorno faticano sempre di più a mantenere se stessi in equilibrio, in un mercato del lavoro sempre più povero e cieco di fronte ai loro reali bisogni.
Ho conosciuto "mestieri" fatti, ancora, nonostante tutto col cuore...lavoratrici e lavoratori che rendono possibile la sopravvivenza di nicchie di qualità a costo di sacrifici (non solo economici) e umiliazioni a volte ai limiti della sopportazione umana.

Il pensiero va poi alla Rai, alla lotta condotta con tutte le armi in nostro possesso per contrastare il taglio dei 150 mln, la (s)vendita di Rayway...siamo stati in piazza insieme al 90% di quelle lavoratrici e quei lavoratori che hanno scioperato per difendere il servizio pubblico, sfatando in un momento di grande attacco al sindacato il falso mito di un sindacato scollato dai lavoratori...penso alle lavoratrici e ai lavoratori di La7, alla dignitosa caparbietà con cui continuano a portare avanti la battaglia per il riconoscimento degli stessi diritti anche ai neo assunti e ai precari...al mondo degli appalti, su cui "grandi" aziende come Mediaset scaricano i costi gravando interamente su lavoratrici e lavoratori e a tutto l'impegno profuso dalle compagne e dai compagni, a tutti i livelli, per tutelarli...penso alle discriminazioni nei confronti delle donne resesi ancora più odiose e insidiose con il jobs act, e alle lunghe chiacchierate con le compagne, per analizzare, capire, "leggere" quanto sta accadendo al mondo del lavoro con una visione di genere...penso al coordinamento donne che ho avuto l'onore di di rappresentare, alle elaborazioni prodotte, sulla contrattazione di genere, diventate patrimonio dell'intera categoria con l'approvazione all'unanimità di odg sul tema...alla bellissima iniziativa "contro la violenza sulle donne, segnali dentro e fuori lo schermo" tenutasi 2 anni fa alla Casa del Cinema, al grandissimo contributo dato da Susanna Camusso sul tema, agli altri ospiti illustri che partecipando hanno testimoniato quanto sia importante avviare un ragionamento profondo su quanto i messaggi veicolati tramite la TV siano sessisti e rischino di indurre (direttamente o indirettamente) alla violenza contro le donne...penso ad ognuno di voi, Compagne e Compagni, che ho sentito veramente tali e di cui conserverò per sempre il ricordo. Naturalmente ci vedremo ancora!