02 ottobre 2015

Comunicato Slc Cgil - accordo separato Telecom Italia

ACCORDO SEPARATO TELECOM ITALIA: CORNICE TRABALLANTE, FUTURO OSCURO!
Lascia francamente esterrefatti il comunicato con il quale ieri la “coalizione dei pragmatici” denunciava l’ulteriore uscita di attività dal perimetro di Telecom Italia.
Ma come??? Non avevano messo in sicurezza il lavoro di Telecom??? Verrebbe da chiedersi di cosa hanno parlato con Telecom questi signori mentre certificavano 3330 esuberi??? E’ possibile che mentre “sigillavano” il perimetro con la cornice non si accorgessero che l’azienda gli stava sfilando sotto il naso quote sempre più importanti di lavoro???
Non avremmo saputo spiegare meglio la gravità di quanto sottoscritto ai primi di settembre al Ministero dello Sviluppo Economico da questi disattenti volenterosi! Certificare sulla parola 3330 esuberi senza aver sottoscritto un piano di riassorbimento serio e circostanziato degli stessi espone i lavoratori di Telecom al rischio più che teorico che un domani non molto lontano l’azienda chieda conto di quelle eccedenze.
Tutto questo è incredibile ed imbarazzante. Che credibilità può avere un patto che garantisce esuberi e sacrifici e lascia all’azienda mano libera su dove “esportare” lavoro (e non usiamo “esportare” a caso, visti i volumi di attività del caring che continuano ad andare in Albania e Romania, come ben sanno gli “esuberi” dei customer di Telecom che ogni giorno vedono aumentare il numero di pratiche evase all’estero) con buona pace degli esuberi ottenuti; di vendere definitivamente Inwit (è possibile che in tutte le sessioni del tavolo dei pragmatici i responsabili di Telecom non abbiano trovato un minuto per avvisare coloro con i quali stava per firmare un patto d’acciaio sul futuro?); di decidere unilateralmente, se l’8 Ottobre verrà confermato l’impianto dell’Art. 4 della legge Fornero stabilito nell’accordo Olivetti, chi può aderire e chi no.
Non c’è che dire. Le prime avvisaglie dell’utilità dell’accordo separato del 7 settembre lasciano “ben sperare” per il futuro!
Un ultima considerazione riguardante il voto delle RSU nell’incontro di procedura dello scorso 21 settembre. Apprendiamo nel penultimo comunicato di FISTEL, UILCOM e UGL che il voto per delega sarebbe previsto dal Codice Civile. Ora, quando si cita un “librone” composto da quasi 3000 articoli bisognerebbe restringere un po’ il campo della ricerca, altrimenti finisce che un lettore curioso prenda il “librone” in questione, faccia una ricerca e l’unico articolo che riesca a trovare sulla materia risulti essere il 2372, che però tratta del voto nelle assemblee di condominio e nelle assemblee di soci. Niente a che vedere con il voto di cariche rappresentative elettive, quali sono le Rappresentanze Sindacali Unitarie, dove il principio di “una testa un voto” risulta essere confermato da tutta la giurisprudenza (ve lo immaginate un Parlamentare della Repubblica che si presenti al voto per la fiducia al Governo con la cartellina piena di fotocopie di documenti e deleghe dalla firma sbiadita?).

La Segreteria Nazionale di SLC‐CGIL