Telecom Italia sta studiando un nuovo modello di gestione dell'accesso alla sua rete fissa, attualmente basato sulla divisione Open Access e sul modello dell'equivalence of output, cioe' sull'offerta di servizi equivalenti agli operatori alternativi. L'obiettivo e' quello di semplificare le regole e metter fine ai contenziosi miliardari con le altre societa' di telecomunicazioni, come auspicato di recente dall'amministratore delegato Marco Patuano. Al momento, secondo quanto risulta a Radiocor, sul tavolo dell'azienda ci sono diverse soluzioni che vanno da un miglioramento e rafforzamento dell'attuale modello di equivalence of output fino all'adozione della cosiddetta equivalence of input che garantirebbe servizi identici agli operatori alternativi, con gli stessi percorsi e gli stessi procedimenti, rispetto alle richieste provenienti dalla stessa Telecom. Attualmente, invece, le istanze provenienti da Telecom arrivano direttamente ad Open Access (la divisione che si occupa della rete), mentre quelle provenienti dagli Olo devono fare un passaggio in piu', attraverso la divisione Wholesale dell'azienda. Una volta elaborate le proposte, Telecom aprira' il dialogo con l'Agcom per arrivare a una nuova regolazione, che dovra' passare anche per il via libera Ue. Le nuove proposte inciderebbero anche sull'ultimo procedimento aperto dall'Antitrust che potrebbe portare a una multa per Telecom da 207 milioni fino al 10% del fatturato a causa di 'condotte anticoncorrenziali' riscontrate nei servizi forniti agli altri operatori nell'accesso alla propria rete fissa. Il procedimento, risalente a luglio scorso, e' stato aperto per inottemperanza alla diffida che imponeva a Telecom di astenersi dai comportamenti gia' sanzionati, con una multa da circa 103 milioni di euro, nel 2013. Le indagini dell'Antitrust, partite su esposto degli operatori alternativi, hanno riscontrato in particolare un elevato numero di rifiuti, nei confronti degli operatori alternativi, di attivazione dei servizi all'ingrosso (chiamati in linguaggio tecnico ko).