02 ottobre 2015

Slc Cgil Catania: I sognatori catanesi


Che bello vedere tutti salire nel carro dei vincitori, organizzazioni sindacali come Cisl, Uil dire finalmente un atto a favore dei lavoratori del Call center. Beh qualche anno fa e lo certifica questo post alcuni sognatori catanesi si sono presentati da Cesare Damiano x chiedere aiuto per i lavoratori di un settore massacrati da gare al massimo ribasso e Delocalizzazioni con un unico pensiero una norma per regolarizzare l'appalto e le clausule sociali. Grazie Luisa Albanella, Cesare Damiano per l'opportunità che ci avete dato e grazie alla SLC Cgil Nazionale per non aver mai perso l'obiettivo primario della tutela dei più deboli! Oggi è realtà le lavoratrici e i lavoratori dei Call center avranno più garanzie e tranquillità con questa grande conquista sindacale....7bis e silenzio a chi come i migliori parassiti ha visto questo film senza partecipare e credere!
W la Cgil e W i lavoratori
Davide Foti
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 Riccardo Saccone
Come sapete mercoledì sera la Commissione “Ambiente e Lavori Pubblici” della Camera dei deputati ha approvato il maxi emendamento al DDL “Appalti al cui interno è stato inserito il “comma 7bis” che introduce per legge la clausola sociale nei cambi di appalto dei call center:
7-bis. In caso di successione di imprese nel contratto di appalto con il medesimo committente e per la medesima attività di call center, il rapporto di lavoro continua con l’appaltatore subentrante, salvaguardando i trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali, territoriali ed aziendali vigenti alla data del trasferimento. In assenza di disciplina collettiva, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con proprio decreto, adottato sentite le organizzazioni datoriali e sindacali, definisce i criteri generali per l’attuazione del presente comma. Le amministrazioni pubbliche e le imprese pubbliche o private che intendono stipulare un contratto d’appalto per servizi di call center devono darne comunicazione preventiva alle rappresentanze sindacali aziendali e alle strutture territoriali delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

Si tratta di un passaggio che non possiamo esitare a definire storico e che ha visto la SLC‐CGIL protagonista assoluta sia in fase di “vertenza” (penso alle tante lotte che abbiamo fatto in tutte le regioni, spesso da soli, sulle singole vertenze o alle manifestazioni nazionali che hanno avuto il merito di imporre all’opinione pubblica un tema che sino a qualche hanno fa era oggetto di narrazioni caricaturali o poco più) che in fase di elaborazione. Ora il DDL approda al voto dell’ Aula (la discussione dovrebbe iniziare il 12 ottobre). Il percorso è ben istradato ma, come è facile prevedere, da ieri mattina sono a lavoro le tante lobbies che, sino ad oggi, hanno impedito che passasse questa norma.