Dopo la pausa estiva riprende la vertenza Accenture. Si terrà infatti domani al ministero dello Sviluppo economico il tavolo per affrontare la questione dei 262 lavoratori di Palermo per i quali sono state avviate le procedure di licenziamento.
Accenture ha deciso di licenziare i 262 addetti al call center dopo che British Telecom Italia chiuso la partnership sulla gestione dei servizi al cliente e la multinazionale americana sarà costretta a licenziare i lavoratori del sito di Palermo che erano stati ceduti da BT nove anni fa.
"Quella dei lavoratori di Accenture è frutto – secondo Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil – di follie generate da un vuoto normativo presente solo nel nostro Paese (gli altri Paesi Europei hanno correttamente recepito i contenuti di una direttiva europea di tutela dei diritti dei lavoratori del 2001 ndr) generano ulteriore disoccupazione con costi enormi a carico delle casse dello stato mentre la committenza (Enel, Wind, Con Te Assicurazioni, Poste Mobile, Vodafone, Telecom, Eni e, appunto, il Ministero del Lavoro) continuano fare utili a scapito dei lavoratori “.
“E’ un sistema insostenibile. Da un lato la qualità che viene offerta ai cittadini / clienti è sempre più bassa a causa del continuo spostarsi delle commesse che non consente una professionalità adeguata dei lavoratori, con lamentele causate dai disservizi in crescita e cittadini che si rivolgono ai call center sempre con maggiore disagio - prosegue Azzola - Dall’altro un dramma sociale che aumenta di giorno in giorno nella totale assenza di un intervento della politica e del Governo che si limitano a rilasciare attesati di solidarietà”.