INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali – per sapere, premesso che:
secondo i piani comunicati nel luglio scorso dalla multinazionale americana della consulenza aziendale Accenture, è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo per i 262 dipendenti di Palermo e che dovrebbe concretizzarsi dal prossimo novembre, a seguito della disdetta presentata dal cliente British Telecom;
si tratta di lavoratori dal 2005 svolgono la loro attività con professionalità e dedizione, pur in un contesto aziendale che negli anni ha registrato perdite di commesse in essere, delocalizzazioni delle attività acquisite e allo spostamento su altre sedi del gruppo dei progetti avviati sulla sede di Palermo, così vanificando i sacrifici economici richiesti ai dipendenti e funzionali al recupero di competitività del centro a cui non è corrisposto alcun investimento finalizzato a valorizzare le competenze professionali dei dipendenti in linea con gli standard Accenture vigenti sulle altre sedi;
la multinazionale Accenture ha bilanci in attivo e fatturato in crescita e “collabora con le organizzazioni del settore pubblico di tutte le aree di interesse per fornire soluzioni flessibili applicando le proprie capacità eccellenti alle problematiche dei clienti per aiutarli a raggiungere alte performance” e “offre un'esperienza globale nell'implementazione di portali per le agenzie delle entrate e di sistemi fiscali integrati”, con oltre 293 mila professionisti in oltre 120 paesi, così come si evince dallo stesso sito ufficiale del gruppo;
appare incomprensibile come un gruppo di tali dimensioni sia “costretto” a ricorrere al licenziamento collettivo di 262 dipendenti, scaricando sui lavoratori e sul sistema degli ammortizzatori sociali, le conseguenze della perdita di una commessa e non possa ricollocarli all’interno della propria struttura;
la società Accenture è Global System Integration Partner di Expo Milano 2015;
c’è la fondata preoccupazione che il caso del call center Accenture di Palermo possa diventare un “caso scuola” delle distorsioni del mercato del customer care in Italia che potrebbe, di fatto, colpire tutti i lavoratori delle aziende che ad oggi hanno esternalizzato -:
quali iniziative intenda assumere al fine di scongiurare il licenziamento collettivo di un gruppo così consistente di lavoratori in un contesto territoriale, quale quello palermitano, già caratterizzato da preoccupanti livelli di disoccupazione e disagio sociale;
se non ritenga necessario convocare un tavolo di confronto con l’impresa, le organizzazioni sindacali, le autorità locali nonché con i rappresentanti della società committente British Telecom, al fine di individuare le soluzioni più opportune per evitare la chiusura del centro di Palermo della società Accenture e garantire la continuità occupazionale dei lavoratori operanti in tale struttura aziendale.
On. ALBANELLA