In data odierna si è tenuto un incontro alla V Commissione Parlamentare della Regione Sicilia richiesto dalle scriventi OO.SS. SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL riguardante la crisi sociale e occupazionale che ha investito i call center siciliani in outsourcing.
Alla riunione erano presenti per la Regione Siciliana, il vicepresidente della Commissione, Filippo Panarello, i deputati regionali Concetta Raia e Salvatore Lentini e il capo di gabinetto dell’Assessorato alle Attività Produttive, Domenico Romano.
Le OO.SS. hanno avanzato alla Regione Sicilia le seguenti richieste:
• il prolungamento dei benefici ex L. 407/90 per ulteriori 24 mesi;
• reale disponibilità all’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga (4u, omnia network, ecc.);
• l’istituzione di una black list delle aziende che hanno ricevuto incentivi per le assunzioni non mantenendo i livelli occupazionali, con particolare riferimento a quelle aziende i cui assetti societari sono sostanzialmente coincidenti con le società che già hanno utilizzato tali benefici;
• il sostegno affinché vengano disciplinati per legge i contratti di appalto, in particolare con l’istituzione di apposite clausole sociali;
• richiedere l’intervento del Ministero alle Attività Produttive per contrastare le delocalizzazioni di attività all’estero (Romania, Tunisia, Albania, ecc.);
• richiedere con forza l’intervento del Ministero alle Attività Produttive nei confronti di Alitalia, di cui tanto è stata decantata l’italianità, a spese dei cittadini italiani, affinché faccia un passo indietro rispetto all’indirizzo preso da quest’ultima di far gestire le commesse dei call center in assenza di garanzia che il servizio venga gestito in Italia, avviando così delocalizzazioni che metterebbero a rischio l’attuale occupazione in Sicilia;
• l’istituzione una Cabina di Regia dei call center in outsourcing per salvaguardarne il mercato e la territorialità delle commesse, anche con il contributo di Confindustria Sicilia;
• possibilità di
Abbiamo inoltre segnalato le nostre preoccupazioni per il settore riguardo a eventuali decisioni che potrebbero essere prese sull’IRAP e che potrebbero favorire il processo di delocalizzazione e produrre ulteriore dumping tra le aziende del settore.
Confidiamo che le proposte sopra esplicitate possano essere racchiuse in un Accordo Quadro di comparto da portare sul livello nazionale.
Rispetto alle richieste sopra avanzate abbiamo trovato l’accoglienza favorevole da parte istituzionale e la disponibilità a valutare la proposta di istituire un opportuno tavolo tecnico.
Inoltre, abbiamo acquisito da parte degli assessorati al Lavoro e all’Industria la disponibilità a valutare la percorribilità delle proposte sindacali in tempi brevi.
Ci riserviamo di mettere in atto tutte le iniziative a nostra disposizione per fronteggiare l’attuale crisi del settore e salvaguardare l’occupazione delle migliaia di lavoratori siciliani addetti ai call center in outsourcing.
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL