21 giugno 2010

Cipi S.p.a - Risvolti Giornale di Sicilia - Comunicato Aziendale e Sindacale

COMUNICATO SINDACALE:
Con riferimento agli ultimi allarmistici articoli di stampa ed alla sorprendente tempestività con la quale qualcuno si è sentito improvvidamente in “dovere” prendere impegni anche in nome e per conto delle scriventi OO.SS. si precisa quanto segue.
Nel corso dei diversi incontri tenuti presso le sedi aziendali e le sedi istituzionalmente preposte, sono state esaminate sia le ragioni dell’imprevisto e temporaneo calo di commesse che i tempi previsti per la ripresa.A queste condizioni (e solo a queste condizioni) tutte le OO.SS. presenti hanno sottoscritto verbali di cassa integrazione ordinaria. Se non ci fossero state le condizioni per una ripresa certa e con le relative garanzie, qualsiasi accordo di cassa integrazione non sarebbe stato possibile.Ci sembra, pertanto, intempestivo e strano che, senza alcun preventivo confronto, si levino grida di allarme che ad altro non servono che ad allarmare i lavoratori e a spianare la strada a chi degli allarmi ne potrebbe trarre vantaggio.

Il Segretario Generale SLC CGIL ed Il Segretario Generale FISTEL CISL
GIOVANNI PISTORIO e GIANFRANCO MILAZZO
Comunicato Aziendale:

Gentile Direttore,
negli scorsi giorni (13 e 16 giugno) abbiamo potuto leggere sulle pagine catanesi del Suo quotidiano notizie e analisi allarmanti sulla solidità economica della nostra società, CIPI S.p.A., con particolare riferimento alla situazione occupazionale della sede di Catania. Riteniamo, quindi, necessario esprimerle il nostro stupore e disappunto e rassicurare i dipendenti, le loro famiglie e l’opinione pubblica sullo stato di salute della stessa.

CIPI S.p.A. ha bilanci da sempre in utile, compreso quello relativo all’esercizio 2009, la sua esposizione finanziaria è praticamente nulla e non risultano a suo carico protesti o altre azioni che evidenzino difficoltà di pagamento. Pertanto, ogni ipotesi di fallimento è completamente destituita di fondamento e rischia di ripercuotersi sull’opinione pubblica, con il pericolo di causare alla stessa danni, economici e di immagine, estremamente gravi.
Per quanto riguarda il ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria per 90 dei dipendenti di CIPI S.p.A., desideriamo sottolineare che il provvedimento è stato dettato dalla congiuntura economica particolarmente sfavorevole che ha soprattutto deteriorato il tessuto delle piccole e media imprese italiane che da sempre rappresentano la parte numericamente più consistente della clientela di CIPI S.p.A. e del Gruppo Seat PG.
La Cassa Integrazione Ordinaria era stata già richiesta alla fine del 2008 da parte dell’allora Amministratore e azionista di minoranza Valentina Circo, di concerto con i vertici del Gruppo Seat PG, e pertanto, completamente slegata da vicende di partecipazioni azionarie, come sembra emergere dall’articolo del 13 giugno.
SEAT Pagine Gialle S.p.A. confida che i lettori del Suo quotidiano saranno opportunamente e adeguatamente informati sulla reale situazione della società, a tutela della serenità dei lavoratori di CIPI S.p.A. e a protezione della reputazione del Gruppo Seat PG.
Saremmo lieti di poterLa incontrare quanto prima, insieme alla sua collaboratrice dott.ssa Carmela Grasso, per farle conoscere nel dettaglio il valore delle attività di CIPI S.p.A. e l’impegno del Gruppo Seat PG a favore della sede di Catania.
Distinti saluti,
Fabrizio Vigo
Presidente di CIPI S.p.A.
Milano, Catania, 16 giugno 2010