08 marzo 2014

Giornata della Donna. Albanella e Raia (PD) “Non sia un appuntamento retorico”

“Si garantisca la rappresentanza di genere nella legge elettorale in discussione alla Camera ” “Occupazione femminile, Sicilia ancora arretrata. Un’opportunità i Fondi Europei 2007-2013”

"Quest'anno, più che mai, vorremmo che l'8 marzo non restasse un appuntamento vuoto e retorico, perché la politica ha oggi l’occasione di affrontare il tema dei diritti delle donne, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale, in due mosse più che concrete: votando gli emendamenti alla legge elettorale in discussione alla Camera che riequilibrino la rappresentanza di genere nelle istituzioni, e creare le condizioni perché i Fondi Europei 2007-2013 siano per le donne siciliane strumento di sviluppo imprenditoriale”. Lo dichiarano le parlamentari democratiche Concetta Raia e Luisa Albanella, entrambe, da sindacaliste prima e da deputate adesso, impegnate in prima linea in difesa dei diritti delle donne.
“La riforma della legge elettorale che in queste ore è in discussione alla Camera – dichiara la democratica Luisa Albanella – non garantisce una presenza paritaria di donne e uomini, ecco perché ci batteremo perché vengano votati gli emendamenti che sono stati presentati”. “E' inaccettabile che una questione che riguarda da vicino la democrazia nel nostro Paese venga ritenuta marginale dal Parlamento 'più femminile' della storia d'Italia – spiega –noi chiediamo che vi sia nelle liste l’alternanza di candidati 1 a 1 e che ci siano attenzione e regole, anche per quanto riguarda l’alternanza dei capilista, e che debbano essere il 50% donne e il 50% uomini”.

“La Sicilia in tema di parità di genere è ancora fortemente arretrata ed è allarmante il tasso di disoccupazione delle donne siciliane– sottolinea la deputata all’Ars Concetta Raia – La sfida del lavoro e l’indipendenza economica sono fattori che favoriscono l’emancipazione femminile. Per questo è necessaria la giusta informazione perché si sappia che i Fondi Europei della programmazione 2007-2013, purtroppo giunti all’ultima stazione, consentono piani di sviluppo imprenditoriali rivolti alle donne”. “Non dimentichiamo neppure – Conclude Concetta Raia – la carenza dei servizi a favore della conciliazione lavoro/famiglia, l’aumento degli episodi di violenza domestica, a cui vanno aggiunte le crescenti problematiche del territorio legate alle dinamiche migratorie degli extracomunitari”.