La scelta aziendale, comunicata nell’incontro del 28 marzo scorso, del disimpegno in house delle lavorazioni pregiate VAS, è secondo noi sbagliata e commercialmente insensata.
Ancora una volta Telecom svilisce l’accordo del 27 marzo 2013, e vanifica i sacrifici dei lavoratori interpretando al contrario quanto in esso stabilito. Cedendo ad Ennova il traffico Vas nella sua interezza, l’azienda commette un grave errore.
Non si può dichiarare continuamente di voler puntare alle competenze e alla professionalità degli operatori del caring e poi invece svendere le professionalità acquisite. La dichiarazione al tavolo, poi, che non vale la pena investire in formazione del personale interno ormai non più giovane, la dice lunga sulle reali intenzioni di riqualificazione e formazione continua.
Ennova, grazie all’intero traffico VAS ceduto, gestito con l’applicativo che avrebbe tranquillamente potuto fare sviluppare Telecom, farà fortuna.
Le opportunità di crescita commerciale su questo versante sono impressionanti, poiché rappresentano il futuro e l’evoluzione dei servizi di customer , le possibilità di crescita degli addetti al customer 119 importanti, con questa operazione Telecom si priva di tutto ciò senza validi motivi tali da giustificare questa pazzia.
Ci pare chiaro che la via giusta sarebbe stata quella opposta, internalizzare il traffico VAS nel suo complesso. I servizi a valore aggiunto, lo dice la stessa definizione, sono l’elemento in più per il futuro sviluppo del mobile. E lo sono anche sotto l’aspetto commerciale per i ricavi direttamente collegati all’assistenza tecnica prestata.
Come se non bastasse, a fronte della cessione di attività indiscutibilmente pregiata, ci vengono fornite risposte evasive sull’attività che a compensazione dovrebbe essere internalizzata, sfiorando il ridicolo con l’affermazione che “entra linea”.
Per queste motivazioni il nostro giudizio negativo è senza appello!
Telecom è consapevole del grande senso di responsabilità di lavoratrici e lavoratori del caring, che stanno facendo grossi sacrifici sperando che servano, aumentando l’efficienza, ad aumentare la garanzia sul mantenimento del perimetro aziendale come condizione di certezza occupazionale? Ma mentre gli operatori tutti si affannano verso un traguardo, l’azienda sembra remare contro smantellando presidi pregiati ad alta produttività e qualità del servizio, il tutto a favore della qualità. Ci si priva dell’eccellenza per numeri dei quali sconosciamo l’entità in termini di ricavi.
Per noi la via giusta è invece in direzione opposta e contraria a quella intrapresa.
Bisogna secondo noi, invece, attraverso queste attività, dare la possibilità ai tanti giovani che lavorano al 119 di Palermo di mettere a disposizione le proprie competenze per dare valore al proprio ruolo in azienda.
Le scriventi OO.SS. esprimono un giudizio fortemente negativo sull’eliminazione della coda VAS . Chiedono una pronta inversione di tendenza e finanche una retromarcia sull’operazione annunciata.
Telecom ha fatto scrivere sui manifesti ai propri lavoratori “voglio far parte di un azienda affidabile innovativa veloce che offra i migliori servizi di caring”.
Vogliamo si passi dalla finzione al vero!
Le Segreterie Regionali e le RSU