Domani primo maggio, festa dei lavoratori, la tradizionale manifestazione sindacale si svolgerà a Pordenone, sede scelta perché la vertenza che ha interessato la Electrolux in questi mesi è il paradigma della crisi che colpisce il paese. Simbolo dei tanti tavoli aperti al Ministero dello Sviluppo economico al momento senza alcuna soluzione, mentre prosegue inesorabile il processo di deindustrializzazione del nostro paese, per mancanza di un'idea di futuro e di una strategia di politica industriale.
Un faro acceso contro la scelta suicida di pensare di contrastare la crisi attraverso il taglio dei salari dei lavoratori, nonché della produzione stessa: una scelta fallimentare che ha delle assonanze con la politica di austerità europea, non per altro, tra le parole d'ordine di questo primo maggio, e alla vigilia di un cruciale appuntamento elettorale, sono 'più lavoro, più Europa, più solidarietà'. L'appuntamento - che vedrà la partecipazione dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti - è in largo San Giovanni Bosco alle ore 8.30. Lì partirà il corteo per raggiungere piazza XX settembre dove si terranno i comizi conclusivi dalle ore 10 alle 11 dei tre leader sindacali. Nel pomeriggio, anche qui come tradizione, il consueto appuntamento con il concertone di piazza San Giovanni a Roma quest'anno dedicato a 'Le nostre storie. Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani'.