07 ottobre 2011

TELECOM ITALIA: IL PUNTO SULLA RETE

- COMUNICATO -

Il 30 settembre u.s. si è svolto a Roma un’incontro dove Telecom Italia ha illustrato l’ennesimo intervento organizzativo in ambito Technology, in particolare nel settore Open Access.

Risorge la figura del giuntista e con essa il nobile tentativo d’internalizzare una lunga serie di attività legate all’esercizio e manutenzione dei cavi sia in rame sia in fibra.

Noi che in questi anni abbiamo, più volte, in Sicilia, rivendicato l’indispensabilità, nella gestione della rete, di tali figure professionali non possiamo che salutare favorevolmente tale iniziativa, nella speranza che il progetto sia fondato su solide basi e abbia sviluppi futuri.

Nella stessa sede sono stati illustrati dei cambiamenti nell’operatività dei tecnici che attraverso un nuovo tipo di palmare e un nuovo FAS dovrebbero vedere migliorare la loro operatività.

Oggi almeno il 50% dello Stress da Lavoro Correlato dei tecnici dipende dall’uso di un apparato radiomobile non idoneo e un sistema FAS alquanto farraginoso.

È stata inoltre presentata una proposta di variazione turni di lavoro e reperibilità sempre in Open Access settori AOL/AOU/DNM.

Lo schema di principio di questi turni è di renderli uniformi per tutte le strutture, ma l’obiettivo subdolo è quello di SPOSTARE in AVANTI il TURNO di LAVORO, e questa logica è inaccettabile dal Sindacato, oltre che ritenuta controproducente per la produttività.

Sappiamo che l’azienda ha tutte le intenzioni, invece, di pianificare incontri territoriali, pertanto è doveroso da parte nostra ricordare all’Azienda ed a chi la rappresenta in Sicilia, che da troppo tempo chiediamo un incontro a tutto campo su Open Access/Technology e che prima di parlare di turni vorremmo confrontarci sui seguenti temi:

1) Il ritorno auspicato e quindi poi condiviso del Field Operation Business (ExCLPS) da Network in Open Access ha un grosso valore non solo perché fa uscire dai CdS decine di lavoratori ma perché è una buona occasione per reinternalizzare parecchie attività pregiate che nel frattempo erano state date e ci risultano essere ancora, in mano alle imprese, che intervengono sui nostri clienti business senza averne le competenze, con tutto ciò che ne consegue.

Oggi non c’è più la scusa delle restrizioni di legge legate alla solidarietà e in più dentro le AOL dove è confluito il FOB, ci sono risorse già formate per sostenere qualsiasi incremento di attività.

2) Restando in tema di CdS e internalizzazioni e nel rispetto degli accordi del 4 Agosto 2010

Abbiamo l’esigenza di avere un quadro chiaro della situazione.

Le internalizzazioni nel settore sono indispensabili per aumentare il volume di lavoro e quindi fare in modo di creare opportunità per chi è in solidarietà.

Da più territori però ci segnalano che importanti internalizzazioni come quelle del provisioning trasmissivo, nella costituzione di collegamenti a 2 mbit/s, procedono a rilento in quanto sembrerebbe che le strutture di governo sono brave ad organizzare il lavoro per le ditte, ma s’inceppano quando devono organizzare la MOS.

Stessa cosa per le attivazioni delle StazioniRadioBase ad alta velocità, dopo grandi dichiarazioni d’intenti atte a far svolgere il lavoro ai nostri tecnici, l’attività è passata quasi totalmente a impresa.

3) Ancora di più ci preoccupa il fatto che da molti mesi registriamo un forte calo delle attività nelle AOU .

Non sappiamo bene a chi o a che cosa attribuire tale fenomeno ma anche qui vorremmo chiarezza.

Anche perché se è pur vero che dalla Delivery Service Area ci confermano che ci sono poche richieste di attivazione nuovi impianti (forse il commerciale dovrebbe darsi più da fare) dall’Assurance Service Area di contro i guasti reclamati ci sono e sono pure tanti. Che fine fanno? Non può essere solo effetto dei contratti a canone come non è concepibile vedere in un momento come questo il riesplodere del subappalto nero. Hanno cambiato pelle, cioè nome, ma sono sempre gli stessi ed in più hanno “reclutato” un altro grosso plotone di Ex Telecom.

Questo non è accettabile e soprattutto non è rimandabile un confronto sul tema come da art 53 CCNL.

4) L’ultima riorganizzazione in Technology ha visto la confluenza dell’esercizio e

manutenzione del network verso Open Access.

Oggi a distanza di quasi due anni si sentono già soffiare i venti di una nuova ristrutturazione.

Auspichiamo di vedere confluire altri settori di Network verso Open Access con conseguente abolizione della solidarietà.

Ma naturalmente è prematuro parlare di questo .

Sarebbe invece utile sapere se gli obiettivi prefissati dalla precedente riorganizzazione sono stati raggiunti.

Punti focali erano la creazione attraverso la formazione di figure professionali integrate (tecnico) in grado di operare su Trasmissioni, Radiomobile, Rete Dati, Rete d’Acesso (Progetto Giano).

Creazione di figure professionali in grado di gestire, dalle strutture di governo, (Analyst Fom) tutte le attività di esercizio e manutenzione di Open Access.

Creazione di figure professionali in grado di fornire assistenza tecnica sul delivery sia come Fonia che come Dati.

È nostro desiderio sapere cosa è accaduto in Sicilia, perché dai dati in nostro possesso, verificabili, sembrerebbe che OGNUNO CONTINUA A FARE IL PROPRIO MESTIERE.

Cioè l’integrazione, pur registrando qualche eccezione, legata ad iniziative personali e locali. Non è stata compiuta, preferendo la produttività di oggi alla qualità di domani.

5) l’esasperata rincorsa al primato sul mercato mobile necessita, in ambito Network, una più efficiente organizzazione del lavoro e una implementazione degli organici attraverso la ricollocazione del personale in esubero.

Ora senza alcuna presunzione, noi pensiamo che se si fosse lavorato seriamente anche recependo le proposte provenienti dalla base, oggi non ci troveremmo a dover discutere di turni, dove l’unica cosa che emerge è, che le disfunzioni e le inadempienze organizzative causate da chi pensa di avere l’APPALTO del bene dell’azienda, devono essere pagate dai lavoratori.


COORDINAMENTO REGIONALE – RSU -

Sindacato Lavoratori Comunicazione –CGIL SICILIA